“Non è la conclusione che mi auguravo per un mandato che ho affrontato con l’entusiasmo di chi offre se stesso nella speranza di contribuire a migliorare la vita nella sua città e che invece è stato e continua ingiustificatamente a essere assimilato a chi illecitamente ha speculato su di essa”.
Il sindaco dimissionario di Venezia, Giorgio Orsoni, ha affidato alla lettera inviata al presidente del Consiglio comunale, Roberto Turetta che è stata letta in aula prima dell’inizio dei lavori del Consiglio stesso.
“La stessa amarezza con la quale rassegnai le dimissioni – prosegue Orsoni – continua ad accompagnarmi, e difficilmente mi abbandonerà, a fronte della persistente insistenza di chi è interessato a fare notizia, a non voler prendere atto della diversa natura dell’inchiesta avviata nei miei confronti, nonché della determinazione, generalmente non riconosciuta, con la quale ho respinto ogni accusa avanti i magistrati inquirenti, riaffermando la mia assoluta estraneità ai fatti addebitatimi”
Il Consiglio Comunale di oggi, l’ultimo di questa giunta, ha avuto un decorso travagliato per i cori del pubblico che invitavano i rappresentanti dell’assemblea municipale di Venezia a dimettersi.
E’ stato proprio per questo motivo che il presidente, Roberto Turetta, è stato costretto a interrompere i lavori, minacciando lo sgombero dell’aula da parte delle forze dell’ordine.
Redazione
[23/06/2014]
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