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Tutti al mare! E’ agosto da sold out

39 milioni i vacanzieri già in moto, con mare, alberghi e spiagge che hanno raggiunto le prenotazioni del 2019.

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Tutti al mare! E’ un agosto da tutto esaurito quello dell’estate 2021 degli italiani che vogliono dimenticare le difficoltà dei mesi freddi.
Numeri da capogiro: 39 milioni di vacanzieri, hotel quasi al completo, turisti italiani e stranieri in egual misura.
Le località di mare sembrano essere quello che serve per dimenticare per un po’ di giorni un quotidiano fatto di preoccupazioni.
Circa 39 milioni i vacanzieri in viaggio in Italia, con ben 20 milioni in più rispetto all’anno scorso, e con un’occupazione degli hotel all’80%.
Le previsioni degli operatori turistici sono ottime e tutti si dicono favorevoli all’estensione del green pass, ma chiedono anche che venga sgombrato il campo dalle incertezze sull’applicazione delle nuove regole e soprattutto sui controlli.

Ecco la combinazione esplosiva dell’estate 2021: “Gli italiani sono rimasti in Italia mentre gli europei hanno percepito la destinazione Italia come sicura”.
“Stiamo raccogliendo i sacrifici fatti a Pasqua, quando vedevamo gli spagnoli ballare per strada e noi eravamo in lockdown” commenta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, che festeggia “un agosto decisamente positivo per le destinazioni balneari, con un’occupazione dell’80%, ai livelli del 2019”.
Gli hotel, ricorda Bocca, “sono stati esentati dal green pass sui clienti alloggiati, che possono fruire liberamente del food and beverage senza alcun tipo di limitazione, anche perché nelle nostre strutture abbiamo già messo in atto tutti i protocolli di sicurezza. Ma siamo assolutamente favorevoli alla ‘certificazione verde’, anche all’estensione ai trasporti, pur ritenendo che sia giusto che scatti a settembre, dopo le vacanze. Più gente si vaccina e meglio è: dobbiamo ragionare sul medio e lungo periodo”.
Gli alberghi, in ogni caso, ci tiene a ribadire, “sono sicuri: penso alle sanificazioni degli ambienti, ai buffet, alla possibilità di tracciare con certezza i clienti”.

Secondo il Centro Studi di Federbalneari, ad agosto il 70% degli italiani i viaggio sceglierà il mare, con una durata media della vacanza di 7 giorni per oltre il 50%.
Più della metà dei nostri connazionali (il 52%) andrà in vacanza, contro il 35% rilevato a luglio.
“Si tratta di cifre importanti, il mercato domestico vale il 12% in più”, commenta Marco Maurelli, presidente di Federbalneari.
“Dopo il flop di Grecia e Croazia, che si erano proposte come mete Covid free, 6 su 10 hanno rinunciato alla vacanza all’estero e hanno optato per l’Italia”.

Il green pass “influisce poco sul turismo outdoor, negli stabilimenti balneari non è richiesto fatta eccezione per i servizi di ristorazione al chiuso, e comunque – sottolinea Maurelli – ci siamo ben organizzati nelle nostre strutture e vogliamo credere che le famiglie che si mettono in viaggio non lo facciano da ‘no vax’. Restano però alcune incertezze, in particolare sui controlli. In giro si vede di tutto, dallo chef all’uomo di sala che verificano la certificazione. Premesso che siamo assolutamente favorevoli a questa misura di protezione, va rivisto il meccanismo di controllo e di verifica, per liberare da qualsiasi incertezza il destino dei nostri clienti. Nel trasporto pubblico i controllori sono pubblici ufficiali, i nostri dipendenti no”.


 

IL GRANDE CALDO DI AGOSTO

E ad aumentare la voglia di mare e di rinfrescanti bagni di acqua salata sono le cocenti temperature di questo agosto 2021.
E’ proprio questa appena iniziata la settimana del grande caldo e la Protezione Civile lancia l’allarme: nei prossimi giorni anche il rischio incendi aumenterà.
Le temperature potrebbero superare i 45 gradi e dunque è necessaria la massima attenzione da parte delle istituzioni e la collaborazione dei cittadini.
A chiedere il massimo impegno per evitare una nuova emergenza è il capo del Dipartimento Fabrizio Curcio, alla luce delle previsioni meteo: fino a Ferragosto l’Italia sarà investita da un’ondata di caldo africano, con temperature che arriveranno a 45 gradi al Sud, a 36-37 gradi nelle città della pianura Padana e fino a 28-30 gradi a 1.500 metri.

“Si tratta di un evento estremo con pochi precedenti” dicono gli esperti, provocato da un campo di alta pressione sub-tropicale che investirà il Mediterraneo e che avrà il suo epicentro nelle giornate tra martedì e giovedì.
Le prime avvisaglie di quel che potrebbe accadere si stanno già registrando in queste ore, con i Canadair e gli elicotteri della flotta aerea dello Stato che sono in volo da stamattina per contribuire allo spegnimento di 28 incendi.

Fiamme in Sicilia, dalle Madonie ai Nebrodi fino al palermitano, un intero bosco bruciato a Sogliano del Rubicone, in provincia di Cesena, decine di roghi sull’Aspromonte sui quali stanno operando diversi velivoli.

E proprio quella della Calabria, dove si sono già registrate due vittime nei giorni scorsi, è la situazione che al momento preoccupa di più tanto che il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il Dpcm che dispone la mobilitazione nazionale del sistema di protezione Civile: nelle prossime ore, coordinati dal Dipartimento, arriveranno in zona volontari e mezzi delle colonne mobili provenienti dalle altre regioni.


 

L’appello di Curcio punta dunque ad evitare che una situazione già complessa si trasformi in tragedia.
“Abbiamo alle spalle giornate impegnative e drammatiche sul fronte della lotta agli incendi e le temperature che ci attendono impongono la massima attenzione” dice il capo della Protezione Civile che poi si rivolge direttamente alle istituzioni e ai cittadini: “noi non faremo mancare il nostro supporto alle regioni maggiormente colpite da questi eventi, siamo al lavoro senza sosta per contenere i roghi”, ma “chiediamo ai cittadini la massima collaborazione e cautela”.
È “fondamentale – ribadisce – evitare ogni comportamento che possa generare incendi e segnalare tempestivamente anche roghi di piccola entità”.

Un ruolo decisivo lo hanno proprio le Regioni e questo il capo della Protezione Civile lo ha ricordato più volte, l’ultima una settimana fa quando era la Sicilia a bruciare: “le responsabilità nell’ambito di ciò che si fa contro gli incendi boschivi sono chiare. Le norme prevedono che la lotta attiva sia di competenza delle Regioni. E lotta attiva non è solo spegnimento, ma anche sorveglianza, avvistamento”.

Anche perché che sia un’estate difficile lo dicono già i numeri: dal 15 di giugno, data di inizio della campagna, al 7 agosto i Vigili del Fuoco hanno effettuato 44.442 interventi complessivi mentre l’anno scorso si erano fermati a 26.158.
E Canadair ed elicotteri hanno fatto finora 746 missioni, più del doppio del 2020, quando sono state 315, mentre le richieste d’intervento sono arrivate a 900.

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