Tuffi a Venezia senza fine. L’ultimo episodio: tuffo con ricorsa dal ponte de la Paglia sfiorando le gondole sotto. Il protagonista, anche se diverso, risponde sempre alla stessa descrizione: spaccone, commette la bravata mentre gli amici riprendono la scena con lo smartphone per poi pubblicarla sui social per ottenere “like”, e poi fugge.
Pur con la stessa matrice, ognuno di questi simpatici turisti porta sempre qualcosa di differente. Quello di ieri, ad esempio, si è buttato dopo la rincorsa senza guardare sotto. Cosa non da sottovalutare perché sotto il ponte de la Paglia – come sempre – stavano passando gondole cariche di turisti.
Ora: se uno decide di rischiare l’osso del collo, dispiace, ma cosa ci puoi fare? Se tu invece sei in vacanza a Venezia e ti ritrovi in ospedale per un imbecille, non va molto bene. Come dire, l’esperienza non faceva parte del “pacchetto”.
I gondolieri del vicino stazio sono i primi ad evidenziare che si è rischiato il grave incidente perché il tuffatore era concentrato per fare un tuffo-a-bomba più rumoroso possibile grazie alla rincorsa, ma non ci ha pensato un attimo a guardare sotto se passava qualcuno. E in effetti ha sfiorato una gondola di turisti.
Il bravo giovane è poi risalito sulla riva ed è scappato assieme ai due compari che riprendevano la scena.
… riaprire i Pozzi e i Piombi a Palazzo Ducale e riempiteli con questi cretini–criminali!
Il resto, Daspo, multe, fogli di via, tutto inutile: una barzelletta! Serve il pugno duro, ma davvero duro come la detenzione a Palazzo Ducale!
Ma sapete quanto poi ci guadagnano spesso con queste bravate messe su internet?
Chiaro che conviene sempre, come conviene a certe note categorie continuare a distruggere le rive col moto ondoso, pagando saltuariamente una multicina di un centinaio di euro per eccesso di velocità, e continuare a correre a 20 km orari tra i rii, giattanto li riguadagnano i 20 minuti!
A quei bulli delle bravate a Venezia si dovrebbero sequestrare tutti i proventi dei “social” per i prossimi 5 anni e devolverli ai veneziani che li sopportano!
Sono mine vaganti che dominano una città abbandonata a stessa. Sabato prossimo, Redentore, grazie ad un’ordinanza, oltre alla folla, ai plateatici selvaggi, si potranno allestire tavolate casalinghe in pieno CENTRO STORICO. Magna e BEVI. Mi domando se lo stanno facendo proprio perché gli ultimi indiani di riserva se ne vadano. Epigrafe: – Venezia, fatta morire di turismo.
Qualcuno si farà tanto male…
Nemesi, nel 1960 ricordo quando anche noi ci si tuffava dai ponti, e un mio amico si era aperto la pancia in due avendo trovato un pezzo di ferro sul fondo, ritengo che non sia cambiato niente da allora, ma oggi non è più tollerabile. se si fanno male le spese ospedaliere (più sanzione amministrativa di diecimila euro ), devono essere a carico loro. Shylock the first
Non c’è vigilanza …… questa gente andrebbe legata a una palina e frustata e poi 10.000€ di multa ….
Purtroppo non si può frustare ….ma almeno dovrebbero esserci i vigili a multare sti idioti ….
Per questi c…i ci vorrebbero multe salate, ma salate, tipo 10 mila euri…da pagare subito.
E non mi dite che sono difficili da identificare….dai un po’ di impegno dalla control room…