Buongiorno.
Parliamo di femminismo, di libertà di scelta, di parità del genere, di democrazia, … termini a cui ormai tutti siamo avvezzi, ne conosciamo il significato e nel nostro inconscio, devo dire molto bambinescamente, crediamo siano pienamente applicati, almeno nella nostra cultura occidentale. Sì, parliamo proprio di cultura e di come la nostra, maturata in centinaia di anni, possa cozzare con idee ormai medievali di popolazioni lontane mille anni luce dai nostri pensieri.
Ieri pomeriggio al pontile della linea 2 uno straniero sulla cinquantina, da quello che ho potuto capire, è passato al tornello senza timbrare il biglietto (forse sotto o forse approfittando del passaggio di una giovane).
Questa donna l’ha ripreso, evidentemente sfiorandolo o toccandolo. A quel punto sono iniziate le urla beduine – ma in perfetto italiano – dell’uomo. “Tu non mi devi toccare. Tu sei una donna.” e ancora ” Tu non mi devi toccare. Tu sei una donna” Le stesse frasi isteriche sono state ripetute per circa 5 minuti, passando poi alla terza persona quando è intervenuto un altro passeggero a placare l’ira . “Lei non mi deve toccare. Lei è donna”.
Saliti poi in vaporetto, ho potuto osservare come il personaggio si destreggiasse in una specie di folle danza, in modo che nessuna donna potesse toccarlo.
Ben poche persone hanno commentato, considerando evidentemente l’episodio semplicemente un po’ naif e di fatto accettando un’offesa all’intero genere femminile. Meglio stare zitti come se fosse un povero pazzo.
Mi chiedo se questa sia cultura e integrazione o, per meglio dire, l’inclusione sociale che tanto hanno voluto i nostri politici italiani ed europei negli ultimi decenni. A cosa è servito un secolo di lotta per ottenere pari diritti e considerazione se poi dobbiamo convivere in questa realtà? Ma c’abbiamo pure il ministro delle pari opportunità e le quote rosa, eh!
Quindi, accontentiamoci di questa bella fetta di prosciutto sugli occhi ed accettiamo questi nuovi elettori politici ripiombando nella spirale del buio medioevo, perché alla fiaba che saranno loro a pagarci la pensione non ci crediamo più.
Silvia
(lettera firmata)
Mi chiedo dove siano le femministe, Frasi come queste fanno rabbrividire e, naturalmente nessuna donna ha qualcosa da dire. Se fosse stato un italiano a pronunciarle? Accettiamo che: Per i loro usi e costumi tutto questo va bene?
per qualche strano motivo le femministe protestano solo contro i maschi italiani, forse sperano in un futuro islamico, mah
Mi sembra che la spirale di fa sempre più fitta e buia a partire dall’adesione all’UE. Sarebbe ora che l’Italia alzasse la testa e non votasse più la sinistra, tanto per cominciare.
Infatti è da un po’ che me lo sto chiedendo. Ma sono loro che devono integrarsi o siamo noi che dobbiamo integrarsi a loro.