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Spinea, violenza domestica contro moglie e figli: allontanamento dell’uomo

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Spinea, violenza domestica contro la moglie e figli: allontanamento dell'uomo

I Carabinieri della Stazione di Spinea hanno eseguito un’ordinanza di allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento, nei confronti di M.A di anni 59, del posto, disposta dal G.I.P. del Tribunale di Venezia, sulla base delle risultanze investigative avviate dai militari a seguito delle denunce presentate dalla moglie.

Una situazione di continui e pesanti atti di prevaricazione e violenze all’interno delle mura domestiche era emersa, ed essa vedeva anche come soggetti passivi i figli della coppia. Fatti che hanno portato non solo al procedimento penale in corso, ma all’applicazione della misura cautelare di prima istanza.

La moglie, succube del marito, aveva trovato la forza di presentare l’istanza della separazione, ovviamente mal accettata dall’uomo che per questo commetteva ulteriori azioni di violenza e di minaccia finalizzate ad intimorire la moglie e i figli. L’uomo pretendeva che fossero accettate le proprie condizioni di separazione, cioè quelle di non avanzare pretese di natura economica, e di rinunciare alla disponibilità della casa familiare, grazie ad una serie di condotte e atteggiamenti vessatori, atti di prevaricazione e violenze tale da ingenerare un costante stato di paura.

A seguito degli accertamenti svolti dagli investigatori, veniva richiesta dal P.M e convalidata dal giudice la misura cautelare che prescrive all’uomo di abbandonare l’abitazione famigliare associato al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle vittime, in questo periodo non semplice, vista l’emergenza in atto, dato che ora l’uomo dovrà trovare un altro “rifugio” per poter trascorrere le giornate viste le prescrizioni imposte dalle Autorità.

Il contrasto alla violenza di genere e l’ascolto delle vittime di atti persecutori rappresenta per i Carabinieri una priorità istituzionale contrastata con ogni risorsa e mezzo messo a disposizione dalla legge.

Anche in questo periodo di “convivenza” forzata tra le mura domestiche i militari ricordano che non bisogna esitare e contattare i Carabinieri.

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