I controlli durante il Carnevale di Venezia non si sono fermati: a fronte di quasi un milione di visitatori giunti in città per festeggiare, la Guardia di Finanza ha monitorato attentamente l’organizzazione dell’evento. Sono state controllate più di cento attività, tra cui strutture ricettive, trovandone otto che operavano in modo totalmente abusivo e altre quattro con una capacità ricettiva operativa superiore a quanto dichiarato. Inoltre, sono stati identificati trenta lavoratori in nero e sospese cinque attività (tre ristoranti, una discoteca e un locale adibito a festa in maschera) per aver fatto lavorare più del dieci per cento della manodopera in nero.
La Finanza ha anche monitorato i prodotti in vendita, sequestrando oltre 90.000 maschere irregolari (che si aggiungono alle 100.000 sequestrate la settimana precedente), oltre a tremila souvenir e articoli in vetro venduti in violazione al Codice del consumo. Inoltre, sono stati verificati i permessi di oltre trenta gestori di taxi e noleggio acquei.
Particolare attenzione è stata dedicata alle feste in maschera ospitate nei palazzi nobiliari di Venezia. Le autorità hanno effettuato controlli sulla sicurezza e sul rispetto delle norme del lavoro e del diritto d’autore. La tracciabilità dei metodi di pagamento usati per versare gli stipendi ha permesso di identificare centinaia di addetti e decine di ditte, tra cui un dipendente in nero che riceveva il reddito di cittadinanza.
L’assessore al Turismo, Simone Venturini, ha ringraziato la Finanza per l’importante lavoro di monitoraggio, controllo e sanzione degli esercizi e delle attività non regolari o illegittime, che permette di identificare situazioni fuori regola che rischiano di danneggiare l’immagine e la reputazione della città.
La scoperta di “furbetti” a Venezia non è certo una novità. In una precedente occasione, sempre durante il Carnevale di Venezia, il comandante della Polizia locale di Venezia aveva comunicato il seguente risultato dei controlli:
violazioni di carattere penale ed amministrativo:
mancata notificazione degli alloggiati all’Autorità locale di Pubblica sicurezza (nei confronti di molti ospiti presenti);
messa a disposizione dei clienti di apparecchiature terminali di rete in assenza della prescritta licenza di pubblica sicurezza;
mancanza del titolo autorizzatorio per l’esercizio dell’attività ricettiva sia come B&B e come trasformata (da B&B ad ostello);
mancanza di nulla osta igienico–sanitario;
mancanza di decreto provinciale di classificazione dell’esercizio e per l’omessa presentazione alla Provincia dell’apposito modello di “movimento degli ospiti”;
regolamento edilizio per trasformazione e modifica locali con altezza inferiore a 1,90 metri in stanze da letto.
Tutto per un totale di 20 verbali per illeciti per un ammontare di circa 25.000 euro e 3 comunicazioni per illeciti penali.
Che buffonate. Solo a Venezia succedono. Noi residenti siamo sempre cornuti e mazziati. Derubati da rom e sinti, bistrattati dai politici, ci prendiamo vomito e pisciate dei turisti e in più ci spiattellano i soliti specchietti per le allodole.
Vi gloriate per un controllo fatto durante il carnevale quando avete chiuso non 1 ma 2 occhi per anni, tanto da permettere un florido proliferare degli abusi. Noi residenti vi segnaliamo gli abusi e rispondete dopo mesi che non è di vostra competenza.
Almeno non trattateci da ebeti, per favore.
Ben detto Veneziano!
Ma lei pensa serva a qualcosa?
I giochi sono pianificati da tempo e continuano in crescendo.
Quando quesa bolla economico turistica esploderà, saranno bocconi amari, allora saramo chiamati anche noi che con il turismo centriamo come i cavoli a merenda, a dare una mano.
A meno che non arrivino i foresti pieni de schei a comprare tutto a prezzi fallimentari. Credo sarà solo questione di tempo.
Ad maiora
Mi sembra quasi comico questo articolo, sia chiaro non mi riferisco alla Redazione, ma ai controlli che hanno esguito, che cosa c’è di strano ? nessuno è in regola, soprattutto chi organizza feste in locali che non hanno l’agibilità da parte dei Vigili del Fuoco, dove non ci sono sistemi di sicurezza adeguati alle normative, dove non ci sono scale d’uscita esterne, dove si organizzano cene e balli da 1000 euro a persona, e non si dica che non sanno queste cose, assessori e consiglieri partecipano attivamente a queste sontuose feste, e conoscono molto bene come stanno le cose. mancanza di nulla osta igienico–sanitario; per un totale di 20 verbali per illeciti per un ammontare di circa 25.000 euro e 3 comunicazioni per illeciti penali, cosa volete che siano per chi in una sola notte incassa 500 mila euro ? che dico un milione di euro, pagare queste multe del c***o, adesso per altri 365 giorni continueranno tranquilli senza ulteriori controlli. Shylock the first
Shylock the first bondì,
purtroppo questa è Venezia, figlia dell’Italia.
L’importante è iniziare,: grandi riunioni, strombazzati provvedimenti, poi il resto vien da solo per tauni che ci guadagnano, come pure vien da solo per gli altri che ne perdono.
A volte penso che dovrei leggere ancira più versioni della storia della nostra città, forse qualcosa mi è sfuggito, oppure era meglio se fossimo rimasti Repubblica Serenissima?
Prego gentilmente risposte da Venessiani oppure da chi ferrato in materia, grazie.
Ad maiora
Shylock the first buondì,
quello che mi fa girare le scatole è che sti signori Comunali sanno perfettamente ciò che fanno. Chiacchiere e discorsi risaputi.
Ad maiora.