Nuove scritte sui muri dell’Università di Venezia contro la rettrice Tiziana Lippiello. E la cosa grave è che si tratta della terza volta in poco tempo: le pareti esterne della sede centrale di Ca’ Foscari erano state, infatti, recentemente ripulite dall’ultimo vandalismo.
I muri dell’ateneo veneziano, e quelli vicini, sono stati imbrattati altre due volte negli ultimi mesi. E solo qualche settimana fa erano state cancellate altre frasi scritte con lo spray contro il vertice dell’istituzione, accusata da ignoti di sostenere la posizione di Israele nel conflitto in Medio Oriente.
“Lippiello membro di Medor/Leonardo complice genocidio” e “Lippiello complice genocidio palestinese”, le ennesime accuse comparse sui muri di Ca’ Foscari.
I due episodi precedenti risalgono al 5 novembre e al 25 ottobre 2023, con frasi dai toni simili.
La Digos della Questura di Venezia ha confermato che le nuove accuse sono state realizzate lo scorso giovedì notte, ma i responsabili non sono stati ancora identificati.
Il governatore della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha espresso vicinanza alla rettrice Lippiello.
“Esprimo la mia solidarietà – ha detto Zaia – alla rettrice di Ca’ Foscari, Tiziana Lippiello, che per la terza volta in pochi giorni è stata attaccata con vergognose scritte apparse sui muri. L’ennesimo atto di chi, in sfregio alle regole di una società civile, non accetta il dibattito democratico. È inammissibile al giorno d’oggi continuare a dover fare i conti con simili azioni”.