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Sciopero, ora zero: il caos si impossessa della città

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Lo sciopero di ieri, venerdì 24, ha creato enormi disagi.
Disagi nelle scuole, alle Poste, negli ospedali, tutto sommato limitati, ma è soprattutto nell’ambito dei trasporti pubblici che si è creato il caos, come naturale in una città come Venezia, attaccata alla terraferma solo da una specie di imbuto veicolare.
Certo, qualche imprecazione ai pontili dove vaporetti non se ne vedevano neanche alla distanza c’è stata, ma i problemi più grandi sono sorti nei collegamenti tra la città lagunare e quella di terraferma.

Actv ha registrato un’adesione allo sciopero di circa il 75% dei dipendenti. A questi si sono sommati altri servizi come Atvo creando il caos.

Il macello scoppia poco dopo mezzogiorno: a Piazzale Roma hanno cominciato ad arrivare frotte di persone da tutte le direzioni in cerca di un’informazione, di una speranza.
Gente che girava in tondo, gente che girava a vuoto, gente che tornava al punto di partenza sconsolata per non vedere una via d’uscita.
Massiccio il ricorso telefonico a mogli, mariti, fidanzati e amici con auto privata. Risultato: nel Ponte della Libertà il traffico è collassato e migliaia di auto hanno dovuto percorrere il tragitto Mestre-Venezia e viceversa a passo d’uomo.

Sitazione non migliore alla stazione di Santa Lucia, dove qualsiasi divisa e qualsiasi biglietteria veniva presa d’assalto in cerca di notizie. Inutilmente, perchè treni non ce n’erano.

E’ stato in quel momento che molti si si sono arresi alla soluzione estrema: da Venezia a Mestre a piedi percorrendo il Ponte.

Nella mattinata la città aveva ospitato manifestazioni e cortei, ma non quella dei dipendenti comunali in questi giorni antagonisti del Commissario Zappalorto.La loro protesta è rinviata al 21 novembre, giorno della Madonna della Salute, sempre nella speranza che si apra qualche spiraglio prima. Prossimo incontro mercoledì e i sindacati intendono partecipare solo a una condizione: che si riparta a discutere dall’accordo del 13 ottobre che ripristina produttività e progetti speciali.

Giorgia Pradolin

25/10/2014

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