Grazie a Tunué, in questo periodo vi stiamo raccontando anche di bellissime graphic novel, un campo della letteratura che troppe volte viene snobbato e che invece nasconde dei piccoli gioielli. Come quello di cui vi sto per parlare oggi: Sabine nel mondo della magia di Luisa Torchio.
Sabine è giudicata stramba dai suoi compagni di classe e per questo, a scuola, nessuno vuole giocare con lei, viene derisa e maltrattata. Almeno fino al giorno in cui arriva un nuovo alunno: Michael. Il bambino non trova strana Sabine, anzi, sembra interessato alle sue particolarità e tra i due nasce una bella amicizia, fino a che Michael invita Sabine nella sua casa pittoresca per una merenda. E in un attimo Sabine si ritrova in un mondo ancora più bizzarro, dove Michael sembra sparito.
Una storia commovente fatta di coraggio e forza di volontà, in grado di indagare sulla rabbia come reazione alla sofferenza, ma anche sul bullismo e su tutte quelle persone che si sentono diverse e per questo non riescono a trovare il loro posto in un mondo che vuole sempre catalogare tutto.
Torchio ci invita, attraverso un buonissimo ritmo e ad una trama profonda, a riflettere sulle emozioni e Sabine è una protagonista perfetta, proprio nelle imperfezioni. Il suo è un percorso di affermazione del proprio io, di accettazione di chi è e può essere: in fin dei conti, dopo che si affronta un drago e si vince, cos’altro può fare paura?
Le illustrazioni colorate e ben definite, aiutano il lettore ad entrare in questo mondo fantastico, dove chi sembra cattivo in realtà ha solo bisogno di essere ascoltato e capito, dove la rabbia è una risposta immediata alla sofferenza, ma può non essere l’unica soluzione al problema. Una graphic novel per tutti, che sarebbe bello fosse letta e analizzata a scuola per ritrovare quel dialogo che troppe volte manca.
L’autrice, infatti, con leggerezza e attenzione affronta i temi importanti che i giovani adolescenti troppe volte si trovano a combattere da soli per paura di essere giudicati, di non essere accettati. Sabine è una bambina che si sente e vede diversa rispetto ai suoi compagni e solo quando è da sola abbraccia senza problemi il suo essere. Ma fa fatica a parlarne con qualcuno. Non trova, né tra gli adulti né tra i suoi coetanei, un qualcuno con cui potersi confrontare. Fino a che non arriva Micheal che sembra proprio apprezzare questa sua diversità, trasportandola in un mondo dove, volente o nolente, dovrà trasformare quello che lei crede essere un suo difetto, nella sua forza.
Un inno al credere in se stessi e ad abbracciare il proprio io, perché, come canta Lady Gaga “So hold your head up girl and you’ll go far / Listen to me when I say / I’m beautiful in my way / ‘Cause God makes no mistakes / I’m on the right track, baby I was born this way”
E ognuno di noi è bello proprio nel suo modo unico.
Sara Prian
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