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Riduzione delle tasse, lavoro stabile e controllo dell’inflazione: la ricetta Meloni (che non soddisfa i sindacati)

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Riduzione delle tasse, lavoro stabile e controllo dell’inflazione, ma anche un’attenzione maggiore verso le donne e una riforma pensionistica che garantisca sostenibilità e solidità alle generazioni più giovani. Questa la “ricetta Meloni” per migliorare le condizioni economiche del paese e garantire una maggiore stabilità occupazionale. Uno dei principali obiettivi è quello di ridurre le tasse, soprattutto per coloro che guadagnano poco. Ciò consentirebbe di alleviare il carico fiscale sulle famiglie a reddito più basso, favorendo una maggiore equità nel sistema fiscale.

Parallelamente, si prevede di promuovere il lavoro stabile, con un’attenzione particolare alle donne. La creazione di opportunità di lavoro sicure per le donne è fondamentale per garantire una maggiore parità di genere e una maggiore inclusione economica.
Un’altra riforma importante riguarda il sistema pensionistico, con un focus specifico sui giovani. L’obiettivo è evitare una potenziale “bomba sociale” in futuro, garantendo un sistema pensionistico sostenibile e adatto alle esigenze delle nuove generazioni.

Per proteggere il potere d’acquisto e i salari, si prevede di istituire un osservatorio che monitori gli effetti dell’inflazione e consenta di calibrare al meglio gli interventi necessari. Questo strumento consentirebbe al governo di adottare politiche mirate per affrontare eventuali aumenti dei prezzi e garantire la stabilità economica.

Il governo ha manifestato l’intenzione di presentare questo piano di interventi alle parti sociali, invitandole a mettere da parte i pregiudizi e ad abbracciare un dialogo costruttivo. L’obiettivo è raggiungere una stagione di riforme che spaziano dal sistema fiscale alla Costituzione, con il rispetto delle differenze e l’adozione di un approccio strutturato per affrontare le sfide strategiche del paese.

Tuttavia, il governo dovrà convincere i sindacati ad aderire a questo programma di riforme e, dopo un incontro durato un’intera giornata a Palazzo Chigi, le risposte delle organizzazioni sindacali non sono state ancora considerate soddisfacenti. Alcuni leader sindacali si sono mostrati diffidenti, mentre altri hanno già espresso la necessità di continuare la mobilitazione per stimolare risultati più concreti.

Le proposte del governo includono misure di detassazione per i datori di lavoro che assumono dipendenti che diventano genitori, nonché vantaggi aggiuntivi e deduzioni fiscali per i trasporti dei dipendenti. Inoltre, si prevede di affrontare il tema delle pensioni, valutando gli effetti di provvedimenti specifici sugli esodi aziendali e il ricambio generazionale. Un altro aspetto rilevante riguarda la revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l’introduzione del capitolo sul Repower Eu. La premier sottolinea la necessità di un dibattito pragmatico, evitando approcci ideologici. Il PNRR sarà cruciale anche per la messa in sicurezza delle aree colpite dalle recenti alluvioni in Emilia-Romagna. Tuttavia, è importante rivedere attentamente alcuni interventi, soprattutto per quanto riguarda l’allocazione dei 15 miliardi di euro destinati al sistema sanitario, evitando di creare progetti che si rivelino inefficaci.

La riforma costituzionale è un altro argomento di grande rilevanza. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, cerca di coinvolgere il maggior numero possibile di attori in questo processo, ma ha ricevuto una netta opposizione dal leader sindacale Maurizio Landini riguardo all’autonomia differenziata. Tuttavia, il partito di centrodestra Lega si è espresso a favore dell’autonomia, affermando che unirà l’Italia in una visione moderna, in contrasto con gli estremisti di sinistra.

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  1. Qualche giorno fa ero con il mio barchino (un gozzetto dislocante) fuori lignano per lo spettacolo delle frecce tricolore. Quando lo spettacolo volgeva al termine ho salpato per rientrare in porto per evitare di trovarmi in mezzo a 1.000 barche timonate da pazzi sconsiderati, ma non è bastato. Ero letteralmente circondato da barche dai 10 ai 25 metri in planata che mi sorpassavano ovunque anche a 2 metri di distanza. Tenere la barra dritta è stato veramente difficile, figuriamoci di notte con l’illuminazione inesistente che c’è nei canali veneti-friulani. Ma oltre a risolvere questo problema, la capitaneria di porto dovrebbe mettersi all’ingresso dei canali a fermare e multare tutte le imbarcazioni che non rispettano le regole.

  2. Il primo sindacato che si deve estinguere, e succederà, sarà quello che ha voluto l’obbligo vaccinale COVID facendo perdere il lavoro a molti, specialmente a personale sanitario. Gli altri faranno la stessa fine, con i contratti a termine non ci sono lavoratori da difendere e neanche pensionati, chi arriverà alla pensione? Da ex precaria comunale di Ca’Farsetti chi li ha visti i sindacati? E si che mi era stato consigliato di farmi la tessera , l’ho tenuta per poco ma quando ho chiesto di essere difesa non ho avuto nulla. E di meglio non sono stati gli avvocati del lavoro consultati in più città del Veneto, dicevano che potevamo ottenere solo il risarcimento del danno e non il posto di lavoro, per poi ammettere il contrario alla vicina scadenza dei termini per il ricorso al Tar. Due ex colleghe rivoltesi ad un famoso avvocato di Mestre, sborsati 800 euro di acconto per il ricorso al Tar con tempo di scadenza 10 gg. presentatesi con appuntamento dopo 7 GG. non hanno trovato la stesura dell’atto e quindi non hanno firmato il mandato, ormai non c’era più tempo, persi 800 euro. “CAN NO MAGNA CAN” . Meglio girare alla larga .

  3. Nessuno ha la bacchetta magica dopo decenni di liberalizzazioni ,precariato e la quasi estinzione della classe media artigianale e commerciale c’è da ricostruire tutto avendo contro l’Europa….la vedo molto dura ….
    Oltretutto la sempre più avida Europa ci piazzera’ la patrimoniale sulla casa ( che non colpirà i ricchi ma tutti coloro che si sono fatti un mazzo tanto per avere un tetto )oltre alla conversione green , a spese nostre ….( per comprare armi da dare all’Ucraina ?) Ma dove vuole che tiriamo fuori i soldi questa Europa?

  4. Bisogna eliminare i sindacati, sono loro il male, persone che non hanno mai lavorato in vita loro, persone senza arte ne parte, la rovina dell’Italia, il rapporto deve essere diretto tra datore di lavoro e dipendente, poi per chi sbaglia ci sono i Tribunali che devono funzionare, sia per il dipendente che per il datore, non posso pensare che posso divorziare da mia moglie online e non posso licenziare uno che non ha voglia di lavorare. o che lo scopro a rubare. Shylock the first

  5. Preg.mo Ministro Meloni, che ne è stato della Legge BIAGI in vigore dal 2004, emanata a favore del capitalismo che ha distrutto il mondo del lavoro stabile con le varie forme contrattuali a favore del precariato? Si ricorda quando entrò in vigore e con essa presero in giro il popolo italiano assicurando che ci sarebbero state più possibilità di lavoro per tutti? Che ne è stato delle nostre aziende ed industrie vendute agli stranieri che ora le stanno chiudendo e di quelle aiutate dallo Stato italiano ad espatriare? Con la chiusura delle industrie in Italia abbiamo sconfitto le brigate rosse nate al nord nei poli industriali ma gettato in miseria l’ intera nazione che ora ha solo l’industria turistica che sta distruggendo le città d’arte prese d’assalto. Ora stiamo morendo di turismo eccessivo. E che dire dell’accoglienza selvaggia degli immigrati in un’ Italia che non può offrire nulla manco la sanità ed i farmaci pediatrici? È doveroso accogliere chi poi se le prende con lo Stato ospitante perché a loro offre solo la strada? Io vedo un Italia in guerra civile, dove manca totalmente la sicurezza in primis e dove manca tutto, dove lo stato sociale non esiste più se non per Caino. Vedo ex brigatisti scontare 9 ergastoli in semilibertà, sposarsi e far figli, comprare casa a cui non dovrebbe essere permesso e fare soldi scrivendo libri che vengono pubblicati, mentre a me non pubblicano neanche certi commenti perché scomodi. Da bambini ti insegnano a dire la verità e da grande invece capisci che è una lama che ti si rivolta contro e di cui poi vieni accusato. Impara ad essere “diplomatico” a fare sorrisi smaglianti, ma veramente la gente è così sprovveduta da lasciarsi conquistare dai lecchini? Riprendiamoci il senso della morale che include il senso della dignità, certo si paga e tanto, purtroppo sono doti innate, non si possono acquisire. So che sono poco o nulla simpatica ma è il prezzo che pago ogni giorno, esterno ilio pensiero che piaccia o no. Come ha detto mi pare Andreotti ” un buon diplomatico non esprime mai la propria opinione” ed io non sono e non voglio essere diplomatica. Le conquiste sociali ora distrutte da questa democrazia malata le hanno ottenute chi ha mostrato faccia e coraggio o forse ce lo hanno fatto credere, era il tempo della ricostruzione post guerra, dal 68 in poi lo sfacelo.

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