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Ricercato e forse armato: chiunque lo incontri chiami subito il 112

La fotografia del fuggitivo è stata diffusa dai carabinieri per facilitare le possibili segnalazioni dei cittadini, ma non vanno prese altre iniziative.

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Ricercato e forse armato: «Chiunque dovesse vederlo è pregato di contattare il numero di emergenza 112».
Un appello importante quello lanciato dai carabinieri della Compagnia di Portogruaro e dalla Procura di Pordenone che hanno diffuso le foto di Artur Haxhiu, cinquantenne di nazionalità albanese, sospettato di aver sparato e ferito tre persone a Bibione, in provincia di Venezia. Attenzione però, perché l’uomo potrebbe essere ancora armato.

I militari dell’Arma sono sue tracce e hanno diffuso un paio di fotografie del ricercato, lanciando l’appello: «Chiunque dovesse vedere Artur Haxhiu – l’uomo di 55 anni, di origini albanesi, sospettato del tentato omicidio di alcuni colleghi, è pregato di contattare con la massima urgenza il numero di emergenza 112».

Si cerca di rintracciare il fuggitivo, di cui si sono perse le tracce da lunedì mattina, quando ha sparato ad alcuni colleghi per motivi che al momento risultano ancora ignoti. Non è chiara la direzione presa dall’uomo, dove sia diretto. La fotografia del fuggitivo è stata diffusa dai carabinieri per facilitare le possibili segnalazioni dei cittadini, ma non vanno prese altre iniziative.

Non si esclude infatti che l’uomo possa ancora essere armato e forse pericoloso: la pistola utilizzata per sparare e ferire gravemente i colleghi non è stata ritrovata, dunque potrebbe essere ancora in suo possesso. Artur Haxhiu ha utilizzato un furgone per la sua fuga, ma il mezzo non è più in suo possesso, è stato trovato alla prima periferia di Bibione, probabile che il fuggitivo abbia cercato di sbarazzarsene per non essere identificato attraverso la targa. L’uomo in fuga è infatti ritenuto responsabile di una doppia sparatoria, potrebbe quindi essere pericoloso.

Da quanto è stato possibile apprendere, l’aggressione di lunedì a Bibione si sarebbe svolta in due diversi momenti: in via Pirano a Bibione e poi in via della Vega.
I primi spari sarebbero stati esplosi in via Pirano, dove sono rimaste ferite due persone, un italiano e un albanese. L’albanese di circa trent’anni avrebbe riportato le lesioni più gravi. E’ stato dunque trasportato d’urgenza all’ospedale di Mestre, dove è stato operato e si trova in prognosi riservata. L’altro ferito è invece un uomo italiano di Latisana. Non si conoscono i motivi che avrebbero scatenato il folle gesto verso i colleghi della stessa ditta, forse le cause sono legate a motivi economici.

Dopo aver ferito i due colleghi, l’assalitore si è spostato in via della Vega, distante poche centinaia di metri. Qui avrebbe suonato al campanello della casa di un conoscente (anche lui albanese), e dopo averlo atteso sulle scale gli ha sparato. Da quanto è stato possibile capire, la vittima sarebbe stata ferita solo di striscio e se l’è fortunatamente cavata con lesioni lievi. In questo caso però, le cause dell’aggressione potrebbero avere un movente, o quantomeno un precedente: due anni fa il ferito aveva denunciato l’assalitore per essere stato minacciato da lui con un coltello. La condanna per quell’episodio è stata pronunciata il 22 maggio scorso. Tra le ipotesi al vaglio dunque, la possibilità che l’aggressore abbia voluto vendicarsi di questa denuncia.

Artur Haxhiu

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