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Referendum separazione Mestre Venezia, appuntamento martedì 3 febbraio

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Venezia e Mestre, assieme o divise? Se ne discuterà a Venezia martedì 3 febbraio 2015 (a partire dalle ore 18) nella sede dell’ex consiglio di quartiere di Castello a San Lorenzo, grazie alla disponibilità della Municipalità di Venezia Murano Burano.

L’appuntamento si inserisce nell’ambito delle “Conversazioni con l’esperto”, organizzate dalla sezione veneziana di Italia Nostra – associazione nazionale per la difesa del patrimonio storico, culturale ed ambientale del Paese – ogni primo martedì del mese per ragionare sul territorio lagunare condividendo problematiche e prospettive.

L’avvocato Marco Sitran, presidente del Comitato Mestre-Venezia Due grandi città, illustrerà l’opportunità e i benefici (anche economici) che deriverebbero dalla creazione di due Comuni distinti e autonomi. All’intervento di apertura seguirà un dibattito sul tema con i presenti, favorevoli o contrari alla prospettiva separatista.

«Incontrare i cittadini è fondamentale per far capire i reali vantaggi della creazione dei due Comuni di Mestre e Venezia – sottolinea Marco Sitran –. Nell’ultimo anno i politici hanno detto tantissime bugie sul referendum, arroccandosi dietro a una presunta incompatibilità con la legge che istituisce le Città metropolitane. Un’incompatibilità che non esiste. L’imbarazzo della politica è ancor più evidente dopo il teatrino cui abbiamo assistito negli ultimi due Consigli regionali, chiamati ad esprimersi sulla meritevolezza per poter andare alle urne prima delle prossime elezioni amministrative. “Capiamo” che la vecchia politica voglia preservare il proprio status quo cancellando o quantomeno ritardando il referendum a dopo le elezioni, ma Comitati referendari e cittadinanza credono nella democrazia. Ringraziamo l’associazione Italia Nostra che, nel nome della democrazia, ci ha invitato a un dibattito sereno per confrontarci anche con chi non è favorevole alla divisione. Un confronto democratico, al quale purtroppo non ci ha ancora mai invitato alcun candidato sindaco o partecipante alle primarie del Pd. Quasi che il referendum sia l’“uomo nero” di cui non parlare. Invece sarà la partita chiave su cui si giocheranno le elezioni di maggio».

[02/02/2015]

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