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RAPINA BAR PASHA’: CARABINIERI CATTURANO 4 ALBANESI

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Sono appena trascorse le due di notte, del 20 maggio 2009, quando un gruppo di tre persone armate di coltelli e mitraglietta, con il volto coperto fanno irruzione al bar “Pash”, noto locale ubicato alla stazione dei treni di San Vito al Tagliamento, mentre un quarto complice, il cosiddetto palo, li attende fuori.

Con le armi in pugno i tre soggetti, minacciando le due giovani commesse impaurite, si fanno consegnare l’incasso e si impossessano del contenuto di un cambia monete contenuto nella sala da gioco, per un totale di quasi euro 6000,00.

Terminato il raid si danno alla fuga a piedi verso i binari, facendo perdere le loro tracce tra il buio in pochi secondi.

 

Nel frattempo il titolare del bar, che dal piano superiore ha potuto assistere alla scena, avvisa il 112 ed in pochi minuti due gazzelle giungono sul posto, mentre altre pattuglie dell’Arma attivano una serie di posti di blocco.
Nella rete, cade una vettura con due cittadini albanesi già  noti alle forze di polizia per la loro dedizione a commettere rapine e reati contro il patrimonio.Valutati una serie di fattori e strane coincidenze, qualcosa fa presupporre ai militari che i due possono essere coinvolti nel grave episodio criminale, ma non ci sono sufficienti prove per poter arrestare in flagranza i due soggetti sospetti.

Gli uomini della Compagnia Carabinieri di Pordenone, condotti da Andrea Quintavalle però non demordono.
Viene avviata un’attività  d’indagine complessa, poi articolata con gli altri elementi probatori assunti dal personale del Nucleo Operativo della Compagnia di Portogruaro, limitrofa a quella di Pordenone.
Dopo appostamenti e pedinamenti di non facile attuazione, proprio per l’elevata potenzialità  criminale dei sospettati e le strategie che adottano per evitare d’essere pedinati, si riesce a ricomporre il difficile puzzle investigativo, tant’è che gli uomini dell’Arma riescono sinergicamente ad individuare la “batteria” dei quattro 4 giovani rapinatori albanesi, tutti tra i 20 e 25 anni, ma già  esperti criminali senza scrupoli che, per pochi euro, sono anche disposti a mettere in pericolo l'incolumità  altrui.
Due soggetti sono stati catturati nel sonno, dai militari del Radiomobile di Pordenone, in una casa di Pravisdomini, usata come covo della banda. Gli altri due albanesi, vengono ammanettati in Porto Santa Margherita di Caorle (VE) nella mattinata, dai militari di Portogruaro, dopo un difficile ed estenuate inseguimento tra le province di Treviso e Venezia, fra tutti gli equipaggi disponibili del Radiomobile di Pordenone e Portogruaro, le autovetture “civetta” degli investigatori in borghese, con l’ausilio anche di un elicottero dell’Arma, alzatosi da Treviso, e unità  cinofile dei Carabinieri di Torreglia (PD) già  sul posto per braccare gli eventuali fuggitivi ed effettuare la ricerca delle armi.
Nella mattinata odierna, il Giudice per le Indagini Preliminari di Pordenone – Dott. Rossi – ha convalidato i 4 fermi operati brillantemente dall’Arma di Pordenone e Portogruaro.

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