La sicurezza arriva dal cielo. O meglio, la sorveglianza.
Predator, il drone militare, controllerà manifestazioni di piazza a rischio violenze, cortei con scontri annessi, incontri di calcio con potenziali disordini.
Se ne parlava da settimane, da ieri c’è una firma sotto un accordo ufficiale.
Polizia e carabinieri ora avranno tra gli strumenti di utilità quesi droni, oggetti volanti un po’ più piccoli dei classici aerei, per riprese ad alta qualità dall’alto senza che sia necessario il normale elicottero con personale a bordo.
I «Predator» sono super-droni in dotazione all’Aeronautica militare. Si trovano nella base di Amendola, in provincia di Foggia.
I droni hanno un’autonomia operativa di oltre 20 ore di volo, con la possibilità di raccogliere dati, riprendere e inviare immagini in diretta.
I voli saranno sempre gestiti dall’Aeronautica, in ogni caso.
L’accordo è, praticamente, a costo zero: non prevede la formazione di nuovo personale, saranno i militari a far partire i droni, registreranno i dati e li invieranno alle forze dell’ordine.
I droni Predator finora erano stati utilizzati per l’operazione Mare Nostrum, per lo scrutamento dei mari e il soccorso dei natanti in difficoltà.
Mattia Cagalli
27/11/2014