Qualcuno parla di annunci alla stampa ad orologeria in funzione delle prossime elezioni, ma noi non ci esprimiamo su questo e accogliamo volentieri le iniziative tese a far ridiventare Venezia una città reale, non fantasma. Un processo che non può non passare attraverso una seria politica sulla casa e sulla residenzialità da parte dell’amministrazione.
Comune di Venezia e Ater, hanno raggiunto un accordo per far fronte all’emergenza casa e, in particolare, per gestire gli sfratti per finita locazione. Sono 31 gli alloggi – la maggior parte dei quali si trova nel centro storico – che Ater affiderà all’Amministrazione comunale per essere immediatamente assegnati.
L’accordo prevede inoltre che 33 appartamenti vengano dati in autorestauro, ossia consegnati agli inquilini disponibili a piccoli lavori di ristrutturazione; 30 abitazioni siano inseriti nei bandi social housing e 12 collocati negli elenchi Erp del Comune di Venezia. L’azione comune è stata presentata oggi durante una conferenza stampa a Ca’ Farsetti alla presenza del sub-commissario prefettizio con delega alla Casa, Sergio Pomponio, del presidente dell’Ater, Alberto Mazzonetto e del dirigente comunale alla Casa, Francesco Bortoluzzi.
“Con questo atto – ha sottolineato Pomponio – si completa un percorso legato alle problematiche abitative a cui abbiamo dato risposte positive, incrementando le risorse a sostegno della morosità incolpevole, nonostante le difficoltà economiche dell’Ente”.
Anche Bortoluzzi ha commentato l’importanza di questo accordo che mette assieme forze e risorse del Comune di Venezia e di Ater: “Diamo oggi il via ad un processo virtuoso in cui gli enti preposti alla casa operano congiuntamente per dare risposte positive alla forte domanda abitativa, e per arginare l’emergenza causata dallo sblocco degli sfratti per finita locazione.
Paolo Pradolin
28/05/2015
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