NOTIZIE SPORT | Chiamatelo orgoglio. Oppure semplicemente cuore. La Reyer non voleva e non poteva non provarci a vincere. A dimostrare che non era la Cenerentola dei playoff scudetto. E Venezia ha risposto, sul campo, alla grande, assieme al suo pubblico trascinatore, annientando Varese come non aveva mia fatto nelle due vittorie di campionatoAdesso il parziale è di 3-1 per la Cimberio e la squadra di Frank Vitucci, “il veneziano”, ha due possibilità per chiudere i conti in casa. Ma nello sport non si può mai scrivere la storia in anticipo. E sognare non costa nulla.
Mazzon stavolta non ha patito l’assenza di Magro, si è concesso il lusso di lasciare Zoroski in panca per tutta la partita ed ha concesso la gioia degli ultimi spiccioli di partita a Candussi. Clark e Diawara, abulici in gara 3, hanno dato il contributo che Venezia cercava. Young ha disegnato ancora canestri da fuoriclasse, Hubalek, Marconato e Rosselli hanno saputo tenere la fisicità di Varese. Insomma adesso si torna a Varese, ma consapevoli di aver condotto gran parte di gara 4 sopra i venti punti contro la squadra che ha vinto la stagione regolare e che è già stata battuta tre volte.
L’avvio di gara è choc con Varese che prova subito a chiudere il discorso qualificazione con una partenza sprint. Il parziale di 9-3 ammutolisce il Taliercio ma tocca nel profondo l’orgoglio dei giocatori Reyer. Soprattutto di quel tale, di quel Kee Kee Clark che non scrive sul giornale ma fa scrivere molto di lui quando gioca come sa fare, tipo infilare due triple una dietro l’altra e supportato da un Diawara finalmente splendente dà il via ad un parziale da urlo di 19-0 che segna il match in maniera determinante. 21-9 dopo 6 minuti di gioco: il tema in classe è già stato scritto per almeno due facciate. Reyer difende in maniera asfissiante, Varese non trova il bandolo della matassa del match e il primo quarto va in archivio con Venezia sopra di 13 punti (31-18).
Il secondo quarto non cambia copione, Cimberio approfitta di qualche errore sotto il tabellone e di due palle perse per provare a rientrare nel match ma non basta. La Reyer di gara 4 non concede cali e distrazioni. Mazzon inizia a ruotare i suoi, intensità , zona e precisione e soprattutto tante palle recuperate e contropiedi che finalmente fanno la differenza. Il primo tempo si chiude con la squadra di Mazzon avanti di 19 punti 52-33. Vitucci prova ad inventarsi qualcosa, chiede più rotazione e più intensità ai suoi, ma il tiro dalla distanza non è stratosferico come in gara 3. Varese ogni tanto ricuce qualche possesso ma non basta.
La Reyer conduce una seconda parte di gara in cui dimostra di essere squadra capace anche di gestire forze e risultato. Varese arriva fino a -9, ma il solco, il margine sicurezza torna presto a due cifre. La partita si chiude 84-72 con il pubblico del Taliercio in festa, con Young osannato e con il presidente Gigi Brugnaro che sventola il gonfalone di San Marco. Adesso basta solo provarci. Come in campionato.
Raffaele Rosa
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[16/05/2013]