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Piazzale Roma passata al setaccio dai Carabinieri: radiografie alla “Porta” di Venezia

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Piazzale Roma passata al setaccio dai Carabinieri sabato sera. I militari hanno fatto le “radiografie” alla “Porta” di Venezia troppo spesso definita “terra di nessuno” in cui si possono insinuare episodi di piccola criminalità.
Sabato sera i Carabinieri della Compagnia di Venezia, supportati da personale dei Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro e Anti Sofisticazioni, hanno svolto un capillare servizio di controllo. 20 militari in uniforme e abiti civili sono stati impiegati nel servizio e i risultati, alla fine, si sono visti.

40 le persone identificate nel corso del servizio, che ha visto i militari impegnati anche nella verifica dei requisiti sanitari ed in materia di lavoro in alcuni esercizi commerciali.
All’esito del controllo sono state irrogate sanzioni amministrative per un totale di 107.500 Euro nei confronti di esercenti di attività commerciali per violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e carenze igieniche, con immediata chiusura e sospensione di tre esercizi pubblici.

Nel corso del servizio è stato inoltre identificato un cittadino tunisino nei confronti del quale, essendo illegale sul territorio italiano, sono state avviate le pratiche per l’espulsione.
“Un segnale di particolare attenzione nei confronti di una delle zone più delicate del territorio urbano” – evidenzia il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Venezia, Generale di brigata Nicola Conforti – “L’Arma continuerà a intensificare la propria presenza, ottimizzando la proiezione esterna dei reparti territoriali e avvalendosi di tutte le preziose componenti di specialità di cui i Carabinieri dispongono, in piena aderenza alle direttive impartite del Prefetto Michele di Bari”.

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4 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Mi trova dalla sua parte ( non so se la farà piacere ), comunque se mi permette sottoscrivo ogni parola, i controlli non ci sono, e quando ne fanno uno state tranquilli che non è uno degli associati alle varie categorie, quelli sono muniti di ripari, di difese, hanno amici poe parenti potenti che siedono nelle varie poltrone… I Vigili Sanitari come li chiama lei, vanno solo su ordinazione, se lei pensa che ci sono pubblici esercizi nelle vicinanze ( all’interno ) che non potrebbero servire un uovo sodo in base alle normative vigenti, figuriamoci servire un primo piatto, eppure nessuno interviene. Ci sono locali senza canne fumarie, eppure servono da mangiare, faccio un esempio : tutti i locali sotto al Tribunale mi dite dove hanno la canna fumaria ? ad altri al contrario non hanno mai permesso l’apertura per l’assenza della stessa ( vedi ex Rizzo al Lido ). Servono controlli ovunque, non per sanzionare, ma bensì per far rispettare le regole a tutti, proprio al fine di evitare nuove forme di contagio, da emulazione ” così fan tutti “.Shylock the first

    • Mister Shylock, condividiamo molte idee, non giudico chi non conosco e non porto acredine per diversità d’opinione. Per fortuna c’è chi difende il suo punto di vista senza polemiche.

  2. VERIFICA DEI REQUISITI SANITARI: giusto e doveroso, ma perché dobbiamo aspettare il controllo dei carabinieri quando DOVREBBERO esistere i VIGILI SANITARI che periodicamente DOVREBBERO CONTROLLARE? E perché solo ai pubblici esercizi o ristoranti quando i commercianti ambulanti, specialmente ora che cominciano le fiere, espongono alimenti, formaggio, salumi, pane, dolciumi, ecc., senza un minimo di protezione, neanche una sottile pellicola, in piena strada, su banchi molto bassi? Merce che spostano da una parte all’altra, ma rispettano la catena del freddo o la trasportano in camioncini che chissà in quale situazione igienica sono? Dov’è la difesa della salute pubblica? Solo le persone boomers conoscono certe regole, i giovani abituati all’assenteismo delle istituzioni, credono che tutto sia lecito e permesso, per cui non si sanno difendere. Non esiste solo il Covid, ci sono virus e batteri ben peggiori ma, si tace. Un commento che non è un diritto di opinione ma un dovere morale e civico di difendere la SALUTE PUBBLICA.

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