Capolavori della pittura toscana e ferrarese dal Trecento fino al Rinascimento che vengono restituiti a Venezia con la riapertura di Palazzo Cini a San Vio.
I quadri di Guariento, Botticelli, di Piero della Francesca, solo per fare alcuni nomi, sarà possibile visitarli dal prossimo 24 maggio fino al 2 novembre.
Il Palazzo è una casa-museo appartenuta al conte Vittorio Cini che mise insieme capolavori di arte antica e che poi i suoi eredi hanno donato alla Fondazione Cini. Per tutti questi anni la struttura è rimasta lì, inutilizzata e, quindi, chiusa al pubblico, per problemi economici e logistici.
Ma ora grazie all’aiuto del direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte Cini, Luca Massimo Barbero, si potrà tornare a visitare giusto in tempo per i 30anni dalla sua prima apertura.
Altro incentivo per tornare ad aprire il Palazzo lo ha dato il grande successo avuto l’anno scorso, quando la struttura ha ospitato il padiglione dell’Angola per la Biennale d’arte, registrando 45mila visitatori, molti dei quali incuriositi anche dalla possibilità di dare una sbirciatina alle opere raccolte dal conte Cini.
Determinante per l’apertura del Palazzo, per almeno 6 mesi l’anno, oltre agli eredi di Cini, l’aiuto di Assicurazioni Generali che finanzierà la nuova illuminazione al led che verrà anche applicata ai dipinti, per poterli osservare al meglio.
Per l’occasione, inoltre, si potrà ammirare ‘Il ritratto di giovane con liuto” del Brozino che arriverà come ospite d’onore direttamente dagli Uffizi. L’idea è quella di avere tutta una sezione intitolata ‘L’ospite a Palazzo’ con opere prestate da altri musei che varieranno di periodo in periodo.
Redazione
[23/05/2014]
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