Oltre 10 anni di maltrattamenti nel matrimonio e la questione arriva davanti al giudice dopo 55 anni di convivenza per una coppia residente nel Portogruarese. Anomali conflitti che alla fine… vede la donna di 78 anni che si è ritrovata imputata di un reato che solitamente viene attribuito a mariti o compagni: maltrattamenti in famiglia.
La coppia ha vissuto una relazione conflittuale che si è ulteriormente deteriorata a partire dal 2012. Insulti, minacce e accuse infondate di percosse da parte della moglie e lesioni inflitte al marito sono stati gli elementi dominanti. La Procura ha ricostruito dieci anni di maltrattamenti e ieri ha raggiunto un accordo con gli avvocati per un patteggiamento, che è stato approvato nell’udienza preliminare presieduta dal giudice.
La pena inflitta è stata di 22 mesi senza la possibilità di ottenere la sospensione condizionale, poiché il pm Federico Baldo ha negato questa richiesta. Nei casi di Codice Rosso, la sospensione è subordinata a un programma di revisione critica, che la difesa ha deciso di proporre durante l’esecuzione della sentenza. In quel momento, saranno richieste misure alternative per una donna che, superati i 75 anni, non può essere detenuta in carcere.
La coppia viveva nel Portogruarese e la situazione era stata segnalata dai Servizi Sociali. L’uomo era succube della moglie, che lo insultava a voce alta e gli lanciava oggetti, che andavano dalle forbici al misuratore della pressione, causandogli un’incapacità lavorativa di 7 giorni. In un’occasione, dopo averlo strattonato, lo aveva fatto cadere provocandogli ematomi che richiedevano tre giorni per guarire. Non è stata la sola volta in cui lo aveva fatto cadere a terra.
La violenza domestica ha avuto una fine grazie a una misura cautelare eseguita all’inizio di quest’anno nei confronti della donna di 78 anni. Il giudice per le indagini preliminari ha emesso un divieto di avvicinamento su richiesta del pm dopo l’ennesimo episodio di violenza e la denuncia presentata dalla vittima.
