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A Venezia la Madonna della Salute. La storia: quando la peste decimò i veneziani

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Storia della Madonna della Salute a Venezia.
E’ una festa che ha radici molto antiche quella che i veneziani celebrano oggi, martedì 21 novembre 2023.
Ma andiamo con ordine. Circa 54 anni dopo la pestilenza del 1575-77, il terribile morbo colpì nuovamente e duramente la città d’acqua, con decine di migliaia di nuove vittime.

Siamo nei primi decenni del XVII secolo e Venezia sta vivendo un difficile momento economico e politico, si ricorda il conflitto per la successione di Mantova. E proprio la guerra di Mantova portò a Venezia, oltre ad una sconfitta militare, la peste. Non è purtroppo la prima volta in cui la malattia contagiosa appesta la città, ed è trascorso solo mezzo secolo dalla precedente epidemia.
Venezia inizia così a vivere uno dei momenti più difficili della sua storia. Il morbo è contagiosissimo e la gente è terrorizzata, le persone si ammalano e muoiono tra atroci sofferenze.
La città si ferma, e si isola: i traffici e i mercati soffrono, chi può, come i nobili, scappa e si rifugia nelle case fuori città, nelle ville di campagna, ma la gran parte della popolazione è in miseria e alla fame.
Il Governo veneziano tenta di fronteggiare l’epidemia con diverse misure precauzionali, ma le disinfezioni della città non bastano, come non basta il sequestro e l’isolamento di alcune zone della città. Si attivano i lazzaretti, i morti si seppelliscono con la calce per evitare il rischio che i cadaveri infettino i vivi.

Tutto sembra inutile: le misure igienico-sanitarie non impediscono l’avanzare della pestilenza. Nonostante le misure emergenziali e le precauzioni, la situazione epidemiologia peggiora sempre di più, i morti aumentano, ad un certo punto si fatica a portarli via tutti.
Non c’è cura per la peste, e i veneziani hanno paura, si affidano alle preghiere. E così fa anche il Senato della credente Repubblica di Venezia: è il 22 ottobre del 1630 quando il doge Nicolò Contarini pronunciò il voto pubblico per erigere una grande chiesa, una basilica, intitolata alla Madonna della Salute, chiedendo l’intercessione della Vergine Maria per aiutare Venezia e porre fine alla pestilenza. E da lì, ci si può credere o no, ma la situazione in città inizia effettivamente a migliorare, di giorno in giorno.
Dopo un anno, nel novembre del 1631, la peste è definitivamente debellata, ma il bilancio dall’inizio della pestilenza è atroce: sono quasi 47.000 i morti in città, all’epoca più di un quarto della popolazione, e altri 100.000 nel cosiddetto “Dogado”, di cui facevano parte anche le isole di Murano, Malamocco e Chioggia.

La Basilica della Salute viene poi terminata negli anni a seguire e il 9 novembre del 1687 fu consacrata dal Patriarca Alvise Sagredo, ricordando il voto alla Vergine Maria della Serenissima in occasione della peste che aveva decimato la popolazione veneziana.
La festività religiosa della Madonna della Salute venne istituita dalla Repubblica di Venezia nel 1630 e osservata solennemente in tutto il territorio della Serenissima fino alla sua caduta. Ha luogo il 21 novembre, giorno della Presentazione della Beata Vergine Maria, per ricordare la presentazione di Maria al Tempio di Gerusalemme.

La Serenissima, per permettere alle popolazioni distanti dalla capitale di osservare la Festa, fece costruire in tutta la Repubblica dei santuari dedicati alla Madonna della Salute, che ancora oggi si possono vedere in alcuni territori. La festa della Madonna della Salute è ancora molto sentita dai veneziani che si recano in pellegrinaggio alla Basilica sull’omonima isola, grazie anche all’istituzione di un “ponte votivo”, costruito sulle barche per raggiungere più facilmente il tempio in pellegrinaggio. Si tratta di un ponte provvisorio che attraversa il Canal Grande, collegando la zona di Santa Maria del Giglio (San Marco) alla Salute, a Dorsoduro, per consentire il passaggio della processione.

Alle preghiere per la salute del corpo e dell’anima alla Beata Vergine, per se stessi e per i propri cari, si accompagna l’accensione di un lungo cero nella Basilica, azione che oggi viene svolta dai volontari, vista la moltitudine di pellegrini e turisti che affollano il tempio nel giorno della festa.
Terminate le preghiere e la messa, questa giornata di gioia vede una passeggiata tra le golosità delle bancherelle di dolci e frittelle, frutta candita, caldarroste e palloncini per i bambini.
L’immagine che vi mostriamo è un bellissimo tramonto dalle varie sfumature sulla Basilica della Salute, scattata l’altro ieri, domenica sera. Un bell’inizio di questa storica festività tutta veneziana.

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3 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Si racconta che verso la metà di novembre centinaia e centinaia di persone si raccolsero , rischiando il contagio, in piazza San Marco è cominciarono una processione cantando e pregando la Vergine Maria per tre giorni e tre notti …..alla fine la lieta notizia …la peste era finita … Si dice anche che il pellegrinaggio alla Basilica della Madonna della Salute cominciò sin dalla posa della prima pietra
    Buona salute a tutti !!!

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