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Oggi Giorno X: nuove regole, riaperte le scuole, ammessi trasporti dalle isole

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Oggi Giorno X: via alle nuove regole, riaprono le scuole, e sono ri-ammessi nei mezzi di trasporto i residenti delle isole con il solo tampone anche se solo per motivi di salute o per andare a scuola (per andare a lavorare il problema resta).

Andiamo con ordine: oggi riaprono i portoni delle scuole sia pur con lo spettro della Dad incombente e con sullo sfondo le tante assenze dei docenti.
Si tratta di una sorta di primo giorno di scuola ma pieno di incognite e preoccupazioni, tanto che lo stesso ministro Patrizio Bianchi – alla fine – ammette che potrebbe esserci il problema della possibilità di assenze tra i prof.

Lo spettro della didattica a distanza resta sullo sfondo ma per molti studenti potrebbe presto diventare realtà. Per alcuni amministratori locali, sindacati e presidi quella di domani rischia di diventare una “falsa partenza” anche se nel fronte del “no riapertura”, soprattutto tra i governatori, sembra palesarsi qualche crepa. Per il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, in un “Paese dove è tutto aperto tenere chiuse le scuole non solo è un brutto segnale ma è poco utile” e il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, annuncia che la sua amministrazione rispetterà le “regole che ci vengono indicate dallo Stato”.

Di tutt’altro avviso il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, per il quale sarebbe stato “opportuno differire di 15 giorni la riapertura” mentre Michele Emiliano, governatore della Puglia che aveva già affermato che le Regioni avevano chiesto “invano al governo” uno slittamento, in un messaggio -inviato a un gruppo di genitori e diffuso sui social- afferma che “nessuno può essere obbligato a essere esposto al rischio di contagio se esiste un diritto, quello della didattica a distanza, che può ridurre questo rischio: è possibile per i genitori, qualora venga loro negata la dad, impugnare il provvedimento al Tar”. E nel messaggio Emiliano sottolinea che, in questo caso, si “potrebbe costituire a favore dei genitori davanti al Tribunale amministrativo”.

Sul ritorno in classe restano critici dirigenti scolastici e medici per i quali si rischia il “caos”, con centinaia di alunni non presenti. Tra i prof e personale le assenze -secondo i presidi- potrebbero arrivare a quota 100 mila (il 10% del comparto) senza contare lo zoccolo duro dei “no vax” che prima della stretta governativa sull’obbligo sfiorava le 40 mila unità. E secondo i dirigenti trovare supplenti ora, mentre la pandemia corre, potrebbe essere un problema.

Dal canto suo il ministro dell’Istruzione Bianchi non ha voluto arretrare di un millimetro. La strada maestra per il Governo sono le lezioni in presenza. “La scuola è pronta: abbiamo approvato, all’unanimità, regole chiare precise e puntuali anche per quelle situazioni che richiedono la didattica a distanza ma il principio base è che si torna in classe”, spiega il capo del dicastero di viale Trastevere ribadendo che gli istituti sono un posto sicuro.

Stesse parole utilizzate dal capo della struttura emergenziale, Francesco Paolo Figliuolo, per il quale le lezioni in presenza sono un segnale “importante” e le aule “luoghi sicuri con mascherine e distanziamento”. Per il generale la ricetta per scongiurare la dad è il potenziamento nell’attività di tracciamento e testing dei contatti all’interno delle strutture scolastiche. I presidi nelle ultime ore hanno ricevuto circolari dalla Struttura e dal Miur in cui vengono definite le linee guida in tema di contagi e controlli.

Oggi entrano in vigore, infatti, le nuove regole sulla quarantena e con esso alcune novità sostanziali che riguardano anche il Green pass. Alle medie e superiori, secondo quanto precisa il Miur, toccherà all’alunno con il Pass verde dimostrare di avere i requisiti per la presenza in aula durante il regime di autosorveglianza. Questo comporta che gli istituti potranno prendere visione dello stato vaccinale degli studenti senza che questo comporti una violazione della privacy. Inoltre sono previsti tamponi gratuiti, previa prescrizione medica, per gli studenti in autosorveglianza.

Dalla comunità scientifica, apparsa pessimista sulle riaperture, arrivano, infine, dei distinguo. Per l’infettivologo Matteo Bassetti “chiudere le scuole non è servito e non riaprirle sarebbe un errore. Il giovane studente sta a scuola 5 ore è costantemente controllato: ha la mascherina, ha il distanziamento, ci sono i professori” mentre Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto ‘Mario Negri, assicura che le classi contribuiscono poco alla diffusione del virus.

RESIDENTI NELLE ISOLE E TRASPORTI PUBBLICI
Da oggi e fino al 10 febbraio l’accesso ai mezzi pubblici per lo spostamento “da e per ” le isole minori sarà consentito con il Green pass base e non quello rafforzato. E’ quanto disposto in una Ordinanza del ministero della Salute, adottata su proposta del ministero dei Trasporti. Un provvedimento, si specifica nel documento di quattro pagine, valido per soli motivi “di salute e di studio”. Accolta, quindi, la richiesta che nei giorni scorsi era arrivata da amministratori locali e associazioni che avevano anche indetto per oggi una manifestazione.

L’ordinanza stabilisce, inoltre, che il trasporto scolastico dedicato non è equiparato al trasporto pubblico locale in merito alla disciplina delle Certificazioni verdi Covid-19 ed è accessibile fino al 10 febbraio agli studenti anche sopra i 12 anni con solo obbligo di mascherina Ffp2.

Nel dettaglio il provvedimento prevede il Pass base per “l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico per gli spostamenti da e per le isole minori e della Laguna di Venezia per documentati motivi di salute e di frequenza, per gli studenti di età pari o superiore ai 12 anni, dei corsi di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado”, “fermo restando l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2”.

L’ordinanza è estesa anche alle regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano. Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini spiega che “Il Governo, decidendo di posticipare l’adozione del green pass rafforzato per l’accesso al trasporto pubblico per le isole e per i trasporti scolastici dedicati, risponde così alle richieste dei territori e conferma la priorità assegnata alla scuola in questo momento di recrudescenza dei contagi”.

Dal canto suo il governatore del Veneto, Luca Zaia, esprime soddisfazione parlando di “buona notizia per numerose famiglie veneziane”. “Grazie a questa presa di posizione, che risponde ad una richiesta di buon senso”, ha aggiunto Zaia.

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