Nonna derubata di 15mila euro, cioè di tutto quello l’anziana disponeva, per mezzo di un piano criminale che ha fatto leva su uno degli affetti più cari, che però in realtà stava benissimo e non sapeva nulla di quello che stava accadendo. Continuano dunque i crimini più meschini, quelli che prendono di mira i soggetti deboli della popolazione, gli anziani.
Nonna derubata di tutti i risparmi nella maniera più meschina: facendo leva sugli affetti, facendo temere per la salute di un nipote che per i nonni vuol dire toccare un affetto che è uguale almeno a quello dei figli.
La trappola è scattata in due fasi. Nella prima c’è stata una telefonata di una voce che si è presentata con il nome giusto del nipote: “Nonna sono io, ho bisogno di aiuto perché devo fare cure mediche subito…”.
La donna, una pensionata di 86 anni, non ha nessun dubbio: si attiva per aiutare il nipote nel più breve tempo possibile.
Così si reca nella sua banca, che ha sede vicino alla sua abitazione, e preleva tutto quello che ha: 15mila euro.
Poi torna a casa e aspetta come le istruzioni impartite le avevano detto.
Non è escluso che la donna sia stata seguita per verificare come procedeva il disegno criminale.
Tant’è vero che dopo poco il rientro si è presentato un uomo alla sua porta per la seconda fase del piano.
“Buongiorno signora, mi manda suo nipote…”. Di nuovo il nome giusto del parente in difficoltà ha l’effetto di una chiave che apre la buonafede della povera donna che, così, non sospetta nulla e consegna tutta la somma.
Solo alla sera, quando la pensionata riceve la visita di alcuni familiari la cosa emerge.
A quel punto non resta che chiamare il Commissariato di Jesolo e avviare le indagini.