È stata presentata ieri in Parlamento una proposta di legge del partito politico Fdi, che mira a regolamentare l’uso di monopattini, monoruote e biciclette a propulsione prevalentemente elettrica, nonché qualsiasi mezzo di trasporto motorizzato su ruote, indipendentemente dal numero di ruote o dal tipo di propulsione utilizzato.
Secondo i promotori dell’iniziativa, è essenziale che tutti coloro che utilizzano questi mezzi siano a conoscenza delle regole della circolazione e dispongano di un adeguato sistema di protezione per il conducente e per eventuali passeggeri, se previsti. Inoltre, deve essere obbligatoria l’assicurazione e la targa o un elemento simile che consenta di identificare univocamente il mezzo.
L’obiettivo della proposta di legge è porre fine all’attuale circolazione senza regole che si è diffusa nelle grandi città, per garantire la sicurezza dei pedoni, dei disabili, degli anziani, dei bambini e degli animali. Infatti, i promotori sottolineano che i marciapiedi sono diventati piste per monopattini e biciclette elettriche che veloci e silenziose sfrecciano davanti agli ingressi di abitazioni e attività commerciali ad ogni ora del giorno e della notte.
Il primo firmatario della proposta di legge, Andrea Mascaretti, ha dichiarato che l’obiettivo è di riportare la sicurezza sulle strade e sui marciapiedi, a tutela di pedoni, ciclisti, motociclisti e di coloro che per lavoro e necessità utilizzano un’autovettura. L’idea è quella di uniformare le regole per tutti coloro che circolano con un mezzo a motore su strada: patentino, casco, targa e assicurazione.
La proposta di legge è stata sottoscritta dai deputati di Fdi delle principali grandi città italiane, come Torino, Roma e Napoli, mentre per Milano hanno firmato la proposta di legge gli onorevoli Stefano Maullu, Fabio Raimondo e Riccardo De Corato, per Mantova Carlo Maccari e per Bergamo Andrea Tremaglia.
Il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha affermato che entro aprile arriverà il decreto infrastrutture con un primo pacchetto di misure emergenziali, seguito da una revisione organica del Codice della Strada, da portare a compimento entro l’estate dell’anno prossimo. Inoltre, ha sottolineato che le norme attuali sono vecchie di decenni e che il testo passerà da una condivisione con altri ministeri, a partire dal Viminale e dalla Giustizia, oltre che dall’esame parlamentare.