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Maltempo sul Veneto, Regione convoca l’Unità di Crisi. A Venezia scatta il Piano Freddo

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Settembre si apre con il maltempo, arrivano 2 perturbazioni (ma temperature sempre sopra la media)

Maltempo sul Veneto, la Regione convoca l’Unità di Crisi.
Visto il protrarsi e il possibile intensificarsi dell’ondata di maltempo che si sta abbattendo sul territorio, la Regione Veneto, con la Protezione Civile regionale, ha convocato l’Unità di Crisi.
La riunione si svolgerà domani, giovedì 3 dicembre, alle 16, nella sede della Protezione Civile Regionale, in Via Paolucci 34 a Marghera.
Alla riunione operativa parteciperanno anche i Vigili del Fuoco, il Suem 118, Arpav, Veneto Strade e Anas.
«Le previsioni – dice l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin – indicano condizioni critiche fino al fine della settimana, con nevicate in quota e conseguente rischio valanghe. Nel resto del territorio, in particolare nell’area pedemontana, sono attese forti piogge, con rischi per la tenuta idrogeologica. Al tavolo dell’Unità di crisi faremo una valutazione della situazione, per programmare le azioni da mettere in campo”.

A VENEZIA
Nel frattempo a Venezia è scattato in queste ore il “Piano Freddo”, coordinato dall’amministrazione comunale per aiutare i senza dimora presenti nel territorio comunale di Venezia. Dalla scorsa notte, e fino al prossimo 10 marzo, sono stati quindi rafforzati servizi di accoglienza e sostegno ad hoc.
“Ogni notte, nella Casa dell’Ospitalità, 35 posti letto saranno messi a disposizione per senzatetto – ha dichiarato l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini illustrando il piano – tale numero può essere eventualmente incrementato per particolari esigenze o particolari condizioni meteo. Le modalità di accoglienza, come negli anni passati, avverranno tramite prenotazione da parte degli stessi utenti 2 volte la settimana, sempre presso la casa. Tale sistema – ha precisato l’assessore – introdotto negli ultimi due anni, ha evitato situazioni di criticità e assembramento in stazione (il precedente punto di ritrovo) e ha garantito un’accoglienza più strutturata e duratura, responsabilizzando l’ospite e offrendogli la possibilità di utilizzare gli spazi riscaldati e le docce già in orario tardo pomeridiano”.
Visto il particolare momento di emergenza sanitaria, saranno intensificate le misure di prevenzione, tra cui

si annoverano anche triage sanitari sia in fase di prenotazione al mattino, sia in fase di accoglienza la sera. Il Comune di Venezia metterà a disposizione anche dei test sierologici da somministrare alle persone che si presenteranno all’accoglienza e, in caso di necessità, un sufficiente numero di test rapidi antigenici da eseguire in loco.
“Contestualmente – ha continuato Venturini – ogni sera, due equipe di operatori di strada (terraferma e centro storico) saranno operative in città, nei luoghi frequentati dalle persone senza dimora o segnalati dalla cittadinanza, per monitorare e rilevare eventuali situazioni di criticità e per assistere le persone che necessitano di particolari cure o di un accompagnamento nella Casa dell’Ospitalità. Inoltre le equipe di strada consegneranno ai senzatetto materiali e generi di conforto (coperte, sacchi a pelo, vestiario, bevande calde o altri prodotti alimentari)”.

E’ sempre attivo il numero verde 800589266, cui poter segnalare h24, tutto l’anno, situazioni difficili riguardanti persone senza fissa dimora.
“Quest’anno – dichiara la presidente della Fondazione Casa dell’Ospitalità Paola Bonetti -, come negli scorsi anni, lo staff è composto da persone provenienti da diverse esperienze di vita che hanno sviluppato competenze eterogenee. Ormai da anni queste progettualità coinvolgono anche degli operatori ‘pari’, persone che hanno vissuto direttamente il problema di vivere senza una casa e che conoscono il mondo della strada. Quest’ultime rivestono un ruolo chiave e, proprio grazie a queste progettualità, oggi sono pienamente inseriti in società e possono contare su un lavoro regolare. Tutte le equipe sono formate da personale specializzato, e ognuna può contare anche su un medico”.

“In questi anni – conclude Venturini – abbiamo rafforzato i servizi esistenti e ne abbiamo creati di nuovi, con l’obiettivo di garantire alle persone in strada non solo una coperta o un letto per qualche notte, ma un vero e proprio percorso di inclusione. Da questa presa di coscienza sono nati progetti come lo “sportello lavoro” e l’housing first. Intendiamo continuare su questa strada anche per i prossimi 5 anni, pur consci che l’epoca che stiamo vivendo e la crisi economica in atto rischiano di acuire ancora di più le problematiche sociali. Ma il Comune di Venezia continuerà a fare sicuramente la sua parte”.

Lo scorso inverno il piano freddo ha accolto 196 persone diverse e rientra in un più ampio programma, inserito nelle operazioni PON Metro Venezia, denominato “Interventi di bassa soglia per persone in stato di marginalità estrema e senza dimora”, realizzato dal Comune di Venezia in collaborazione con Casa dell’Ospitalità e Coges.

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