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LISTE D'ATTESA | Ospedali aperti fino a mezzanotte per ambulatori ed esami

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REGIONE VENETO | Dal 1 settembre cambiano le abitudini dei veneti in tema di sanità . Grazie ad una delibera della Giunta Regionale gli ospedali resteranno aperti di notte dalle 20 alle 24 per almeno due giorni alla settimana e nei giorni festivi e prefestivi per rispondere alla stringente necessità  di limitare le liste d’attesa.
La novità , unica in Italia, prevede che l’intera rete ospedaliera veneta debba essere attivata entro il prossimo 1 settembre, demandando ai direttori generali la definizione operativa e organizzativa su base territoriale. I servizi interessati sono quelli ambulatoriali ma soprattutto radiologici, per ottimizzare al massimo l’utilizzo prima di tutto dei grandi macchinari come Tac e Risonanze Magnetiche.

«E’ una nuova filosofia, una vera rivoluzione – ha detto il Governatore Luca Zaia – che si rivolge prima di tutto ai 5 milioni di veneti, che sappiamo curare molto bene, ma che ci chiedono tempi più veloci per gli esami e le visite. Avviciniamo la sanità  alla gente, rendiamo più efficiente l’intero sistema, creiamo una vera e propria rete di presa in carico del paziente che, attraverso i Centri Unici di Prenotazione, troverà  non solo assistenza per la prenotazione singola, ma anche per la definizione del percorso di controlli ed esami dopo una fase acuta passata in ospedale. Il tutto nei tempi più brevi possibili, perché l’obiettivo tendenziale è quello di chiudere le liste d’attesa o, nel peggiore dei casi, di ridurle al minimo fisiologico».

L’intera operazione sarà  finanziata con circa 30 milioni di euro l’anno, frutto della razionalizzazione di spesa già  in atto, destinati al pagamento del personale e delle spese organizzative. Ai lavoratori, ovviamente, è garantito il pieno rispetto degli accordi sindacali. Laddove apparisse necessario, i direttori generali potranno attivare anche nuove assunzioni.

Centrale sarà  la funzione del Centro Unico di Prenotazione e del Cup Manager, la cui attività  dovrà  essere anche di vera e propria assistenza al cittadino, fornendo indicazioni e consigli sulla via più breve e comoda da seguire per ottenere la prestazione. Dovranno anche essere attivati sistemi di intercettazione delle prenotazioni con tempi di attesa superiori a quanto prescritto e verifiche immediate se il sistema elettronico dovesse indicare tempi anomali e realizzata un gestione integrata delle agende che comprenda anche il privato convenzionato. Ogni direttore generale dovrà  realizzare il “Piano Aziendale Liste Attesa” e attivare un Tavolo di Monitoraggio sulle attese per visite e prestazioni e per i percorsi diagnostico terapeutici.

«Lo spirito – ha sottolineato da parte sua l’assessore alla Sanità  Luca Coletto – è quello di avvicinare l’ospedale al territorio e dare una nuova grande opportunità  anche a chi lavora ed è costretto a prendersi ferie e permessi per andare in ospedale negli orari abituali. Senza contare che più si usano i macchinari e prima si ammortizzano, ottenendo così anche un obiettivo di ottimizzazione dei costi».

Lucio Saro
[redazione@lavocedivenezia.it]

Riproduzione Vietata
[13/04/2013]


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