Nemmeno il tempo di gioire, prevalentemente al centrodestra, per l’IMU elminata, che già sul tavolo si distribuiscono le carte per la nuova partita: l’aumento dell’IVA.
L’IMU andava forse rimodulata, non cancellata, ma Letta ha ceduto alle intimidazioni secondo l’ex premier Mario Monti: «La vicenda dimostra che l’intimidazione paga. Letta ha preferito assicurare la sopravvivenza del governo con questa resa sull’Imu. In questo modo ha ceduto al Pdl. Io continuo a sperare che l’esecutivo duri, ma mi auguro che abbia spina dorsale e non sia smidollato e in balìa delle pressioni dell’una e dell’altra parte». Il giudizio di Monti trova l’appoggio pienamente concorde, su Twitter, del suo ex ministro Corrado Passera: «Certo che mi sembra eccessivo togliere l’Imu nel 2013. Dal 2014 mi sembra invece che sia solo un cambio di nome. Cattiva politica».
Ma le critiche non si sono fermate qui. La battaglia politica ora si sposterà sull’aumento dell’IVA secondo Stefano Fassina, viceministro Pd dell’Economia: «In una fase così difficile, dedicare un miliardo per eliminare l’Imu per meno del 10 per cento degli immobili di maggior valore, ha sottratto preziose risorse a finanziare, ad esempio, il rinvio dell’aumento dell’Iva, previsto oramai irrimediabilmente, grazie alla vittoria del Pdl, per il 1 ottobre».
Irrimediabile l’aumento dell’Iva a ottobre? Ma come, si elimina una tassa per aumentarne un’altra, anzi tante altre, tutte quelle sui prodotti compresi dal ‘regime IVA’: praticamente tutto.
Puntuale è scoppiato il putiferio dentro lo stesso governo.
Categorico, il leader del centrodestra, Silvio Berlusconi a Studio aperto : l’Iva non va «assolutamente aumentata», anche perché «non c’è una sicurezza» che aumenti le entrate.
E da qui può cominciare la nuova battaglia.
Paolo Pradolin
[01/09/2013]
