In questura a Venezia, siamo alla follia. Abbiamo raggiunto l’apice del caos!
I poliziotti che vengono impiegati in servizio per effettuare gli accompagnamenti degli extracomunitari presso i CIE presenti in Italia, sono costretti, se vogliono riposare in qualche albergo prima di fare rientro in sede, a comunicare come garanzia i propri dati della carta di credito all’albergo e tutto questo avviene nel totale silenzio (o menefreghismo?!?!) dei nostri vertici provinciali, i quali, benché interessati alla problematica, non hanno ancora fatto nulla per risolvere la problematica.
Abbiamo chiesto al Questore che sia l’Amministrazione a organizzare la trasferta dei colleghi, come avviene in altre questure d’Italia, e non i colleghi ad organizzarsi la trasferta con il fai da te.
Proprio l’altro giorno sono stati costretti, a garanzia dell’hotel, a comunicare i propri dati della carta di credito PERSONALE. Per questo abbiamo interessato la nostra Segreteria Nazionale affinché interessi direttamente il Dipartimento della PS, che provveda ad emanare precise disposizioni in merito per evitare qualsivoglia problematica a danno del personale.
Crediamo che utilizzare la propria carta di credito personale per ragioni di servizio non sia corretto.
Auspichiamo che vi sia una volta per tutte un intervento risolutivo da parte del ministero in quanto a livello locale non abbiamo di certo un interlocutore facile che sappia ascoltare le necessità che arrivano dal personale, per non parlare poi dei rapporti con i sindacati di polizia.
LA SEGRETERIA PROVINCIALE
UGL POLIZIA DI STATO
lettere al giornale | 10/06/2016 | (Photo d’archive) | [cod polive]