Gentile presidente von der Leyen,
come veneziane e veneziani siamo molto onorati della sua prima visita alla nostra città e ci felicitiamo che abbia immediatamente colto quanto su questo gioiello incomba la minaccia del cambiamento climatico.
Le scriviamo tuttavia anche per sottolineare che il cambiamento climatico è originato anche dai comportamenti irresponsabili delle persone. Così, se da un lato abbiamo apprezzato vederla sfilare in Canal Grande in una tradizionale e sostenibile gondola a remi, dall’altro siamo rimasti esterrefatti nel vederla transitare a tutta velocità nel Canale delle Navi, nell’imbarcazione a motore che le è stata messa a disposizione, scortata da diversi mezzi delle forze dell’ordine, portando così un suo piccolo contributo al peggioramento della città.
Ma come, si chiederà? Vede, domenica 28 maggio a Venezia ha avuto luogo la 47° Vogalonga, un lungo corteo di barche a remi che sfila lungo 30 chilometri intorno a Venezia e la sua laguna. E’ una manifestazione molto partecipata, eravamo in 2000 imbarcazioni, ed è nata nel lontano 1975 come protesta contro il moto ondoso, ovvero le onde generate dal traffico a motore. Onde insostenibili per questa fragile città fragile, onde che distruggono la città e il suo ambiente lagunare, facendo crollare le fondamenta dei palazzi e intaccano le preziose barene della laguna. E anche rendendo impossibile agli abitanti di questa città di attraversarla a remi, come i nostri antenati costruttori di questo gioiello hanno fatto per centinaia di anni.
Le scrivo a nome di Gruppo Insieme, un comitato che a Venezia raggruppa 39 associazioni sportive che praticano la voga, la vela e la nautica a motore, più di 5000 persone che vivono i canali della città e della laguna con un atteggiamento rispettoso, attraverso imbarcazioni sostenibili, che si muovono solo grazie alla forza delle braccia e del vento e che, purtroppo, vengono considerate un ingombrante ostacolo alla navigazione, ostacolo da rimuovere per lasciare lo spazio alle potenti barche a motore, che trasportano incessantemente turisti e merci a loro dedicate.
Ma la cosa drammatica è che questo flagello non più sostenibile, non solo non viene colto dalle amministrazioni locali e nazionali, ma nemmeno da tutti i cittadini che non vivono in questa città.
Venezia e la laguna sono patrimonio UNESCO ma questo non basta a proteggerle.
E dunque le chiediamo di aiutarci a fare sì che Venezia diventi un vero modello di sostenibilità e preservazione, ad esempio pretendendo che tutti i progetti del PNRR che riguardano Venezia e la sua laguna debbano tenere conto della mobilità sostenibile e in caso contrario vengano esclusi o corretti. Perché tecnologie, scelte politiche e sensibilità permettono di avere uno sviluppo moderno e insieme sostenibile
A disposizione per inoltrarle della documentazione.
Venezia, 26 maggio 2023
Gruppo Insieme contro il Moto Ondoso
Personalmente, e spero di poter esprimere apertamente il mio pensiero, non mi sento affatto onorato del fatto che un politico, anzi una politica in questo caso, notoriamente non amata dagli italiani, sfrecci a bordo di una lancia, per i canali della mia città! Anzi della nostra città! Piuttosto mi sento minacciato!Poi, sul fatto che i politici ( e le politiche) possano fare ciò che a comuni e rispettabili cittadini mai e poi mai sarebbe concesso di fare, questo lo si sa! È ovvio!
“Gentile presidente von der Leyen,
come veneziane e veneziani siamo molto onorati della sua prima visita alla nostra città ”
dè ma davvero parla per te, a me la democristiana de sinistra de fero non piace.
Notizia di oggi : il pnrr sarà utilizzato per fabbricare armi da mandare in Ucraina….grazie al voto anche dei democratici…
A proposito di democratici…il governo Lula sta per espropriare le terre degli indio dell’Amazzonia che stanno protestando sotto il silenzio di quasi tutti i media…
Una vergogna ,anche per noi che ancora diamo potere a questi, anche col nostro voto( non il mio ovviamente)!
Già per il fatto di dichiararvi onorati della visita della burocrate europea significa che non avete chiare molte cose. A me sembrano quelle suppliche che si scrivevano ai tempi dell’Unione Sovietica, quando si temeva di offendere il compagno che sbagliava.
Ben detto! Ma quali onorate! Onorate di essere schiiavizzate da chi rappresenta un Europa che non avremo mai potuto immaginare di avere, nemmeno nei nostri incubi peggiori!
Trovo inutile scrivere a coloro che sono artefici del disastro siano del governo europeo o del governo italiano …..Se si vuole il rinascimento veneziano bisogna farselo da soli
senza delegare ai partiti vari tutta la comunità veneziana , gli ultimi nativi rimasti ,rinunciando ai privilegi del loro piccolo orticello di categoria votante …..impossibile oramai il punto di non ritorno è stato già oltrepassato …
Forse Anarchia piuttosto che gettati nella fossa dei leoni?!
Eh ma il giro in gondola va bene solo on the grand canal perché è so beatiful