Giornata burrascosa ieri nei rapporti tra Quirinale e Movimento Cinque Stelle. I venti di guerra sono stati rinforzati da Beppe Grillo che in piazza ha evocato la richiesta di impeachment, e sul clima pesa la richiesta di incontro rifiutato dai M5S.
L’invito di Giorgio Napolitano per un incontro in seguito al vertice sulla legge elettorale, con convocazione formale fissata per le 16,30, è stato categoricamente rifiutato. In mattinata vi era stato un contatto telefonico tra Quirinale e i Cinque Stelle, ma questi ultimi, dopo consultazione tra i parlamentari presenti e dopo aver condiviso la posizione con Grillo e Gianroberto Casaleggio, hanno declinato l’incontro.
Il rifiuto ha lasciato il segno al Colle. Napolitano — in una nota — ha espresso di aver «preso atto con rammarico della decisione del Movimento 5 Stelle». «Si ricorda — ha aggiunto — che la presidenza della Repubblica ha sempre, e anche di recente, accolto richieste di incontro da parte del Movimento 5 Stelle, benché spesso accompagnate da attacchi scorretti e perfino ingiuriosi al capo dello Stato».
Napolitano ha tenuto a precisare che «nessun “giuoco” era “ormai stato fatto”, come da qualche parte si è affermato senza alcun fondamento; né tantomeno si era avallata alcuna “prevaricazione della maggioranza sulle minoranze”».
Grillo però non cambia rotta: «Abbiamo chiesto ufficialmente l’impeachment per Napolitano. Si deve dimettere. Non è possibile che un uomo tenga in scacco il Paese con queste larghe intese che non significano nulla», ha annunciato il leader durante un comizio a Bolzano.
Paolo Pradolin
[26/10/2013]
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caro signor grillo.
Quando riesci ha capire che in democrazia si decide con 51%
Altrimente sei in minoranza, e il tuo parere conta poco ho niente
puoi gridare quando vuoi. Distinti Saluti……………………………
Benuccio. Sacco ……………………..
Ha ragione Grillo, effettivamente Napolitano potevo convocare maggioranza e opposizione (m5s) insieme, e non in seconda battuta il M5S tra l’altro primo partito in italia. In questo modo ha scoperto di nuovo le carte del sistema, ovvero tutto si decide a scapito dei cittadini, sempre, comunque e per sempre. Figuraccia Presidente Napolitano