Buongiorno Avv. Leotta Nicolo’, come è iniziato l’anno nuovo in senso calcistico?
Intanto vi ringrazio per questa intervista e poi vorrei fare i miei più sentiti auguri di buon anno, seppur in ritardo, a tutta la redazione ed i vostri lettori. Devo dire che da ottobre ad oggi molte cose sono cambiate e, grazie all’impegno personale, nonché del mio staff, abbiamo preso la decisione di lasciare temporaneamente il Calcio Moniego o quando meno di dimettermi come dirigente al fine di poter presentare anche ad altre società sportive il progetto di crescita. Questa decisione è stata presa proprio per rispettare la Società Calcio Moniego ed ogni altro ente sportivo ma ciò non preclude a priori il mio futuro con la medesima società.
Quindi di cosa si occuperà di preciso?
Il Calcio Moniego ha un ottimo settore giovanile che può crescere ancora molto e questo lo si deve non solo alla Dirigenza ma a tutto lo staff tecnico ma, dal mio punto di vista, era necessario che prendessi le distanze e rimanessi un “aiuto”. Ovviamente per il progetto che abbiamo in mente ci serve una struttura maggiormente articolata e da qui la scelta di dare le dimissioni ma come detto se le condizioni cambiano noi siamo pronti a fare un passo indietro. Quindi nel 2024 ci occuperemo molto più attentamente degli sviluppi non solo del settore giovanile da esterni: almeno fino alla fine dell’attuale stagione sportiva.
Sta pensando a una prima squadra o a qualcosa di più importante ancora?
Per rispetto delle società con cui sto dialogando mi limito a dire che potrebbe esserci anche la possibilità di acquisto di una società ma le tempistiche e modalità vanno calcolate in modo minuzioso.
Stiamo valutando giorno dopo giorno senza fretta e nel rispetto, come detto, del Calcio Moniego che rimane comunque una “priorità” almeno fino alla primavera ove di sicuro i “giochi” saranno già decisi.
Ringraziamenti da fare per l’anno appena concluso?
Per una bellissima società, quella del Calcio Moniego: ho trovato solo cose positive. Semmai il problema era ed è l’incompatibilità tra impianto sportivo, ideali e progetto. Il Calcio Moniego può puntare a un ottimo settore giovanile; lo posso dire con cognizione di causa. La dirigenza non ha colpe come nemmeno il mio staff. Il calcio è fatto così! Il calcio ha delle dinamiche particolari quindi non siamo in grado di dire cosa succederà nei prossimi mesi. L’unico impegno che mi sono preso personalmente, con il mio staff, è quello di investire ove vi sono le reali possibilità di crescita. Il settore giovanile in tutta Italia è in crisi e se ne parla su tutti i giornali prettamente sportivi.
Invece la sua professione come procede?
Essere avvocato aiuta a capire molti meccanismi ma il calcio è un mondo a parte! Bisogna essere sempre grati di ogni istante perché gli eventi corrono! In due mesi i progetti si sono sviluppati tantissimo ed eccoci a cambiare rotta con il massimo rispetto per questi due mesi di lavoro ma non si può dire se tra un mese ci sarà di nuovo un cambio di rotta! E’ il bello e il brutto del mondo del calcio. Fare l’avvocato nel mondo calcio è un qualcosa che può essere visto come un surplus! Io tra l’altro mi occupo di diritto penale quindi spero, vivamente, di non essere mai “utile” a qualche società sportiva.
Infine, abbiamo scoperto che un’altra passione, quella per il mare…
E’ un’altra bella passione che coltivo anche grazie al mio lavoro essendomi laureato con una bellissima tesi in Diritto Internazionale Marittimo. Spero che il 2024 mi possa portare a navigare nuovamente nella nostra bellissima laguna.
