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La multa perchè la moglie lavora nella pizzeria ma non è assunta, per questo Eduardo si è ucciso

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ragazzo disperato salvato dal suicidio

«Li ho pregati in ginocchio con le lacrime agli occhi. Non è servito a niente…». Lucia ha implorato gli ispettori del lavoro sperando che la sua disperazione valesse più di quel verbale: «Non potete farci questo, vi prego». Anche suo marito Eduardo ha provato a spiegare: «Io non sto sfruttando nessuno, è mia moglie, è qui ad aiutarmi…».

Ma l’infrazione rimane, lei non aveva un regolare contratto di lavoro, non aveva titolo per stare dietro il bancone della pizzeria-panificio di Casalnuovo (Napoli).
Un caso in cui le regole (e l’applicazione delle stesse) hanno il sopravvento sulle ragioni della vita concreta.

Eduardo si è trovato con una sanzione da duemila euro da pagare entro oggi e altri nove o diecimila da pagare entro fine mese, altrimenti sarebbero arrivati la chiusura e il procedimento penale. Il marito era in preda a singhiozzi inconsolabili: «Come facciamo adesso? Dove vado a prenderli tutti quei soldi? Che darò da mangiare a i miei figli?».

Eduardo non ce l’ha fatta. Ieri mattina alle cinque è uscito di casa, come faceva ogni giorno, ma non è andato a impastare pane e pizza per i primi clienti, è salito in auto e si è ucciso con il gas di scarico.

Allo «Speedy pizza», il suo locale, gli afferi facevano fatica, tanto che tre anni fa Eduardo e Lucia erano stati sul punto di chiudere: troppe spese, troppe tasse e guadagni troppo bassi. Ma i familiari l’avevano convinto a non farlo e l’avevano aiutato a rilanciare l’attività, all’inizio soltanto pizzeria e da allora anche panetteria.

Lucia durante il giorno dava una mano. Ed è proprio per la sua presenza senza un contratto che gli ispettori hanno firmato il verbale dell’altro ieri. Uno choc per Eduardo che aveva appena finito di pagare una cartella. Adesso c’era da aggiungere la nuova multa e in più lo spettro della chiusura e di un procedimento penale.

Eduardo era sconvolto, lo conferma la moglie: «Non era tanto per quei duemila euro quanto per essersi sentito colpito nella sua dignità di uomo e di padre di famiglia». Mercoledì sera, dopo aver trovato con l’aiuto di amici e parenti i soldi da pagare entro ieri, ha deciso di arrendersi.

Paolo Pradolin

[21/02/2014]

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