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La bolletta dell’energia elettrica si impenna per il caldo. Cambia anche la spesa

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La bolletta dell’energia elettrica si impenna per il caldo: l’estate del 2023 sta portando un’ondata di calore implacabile, con temperature che hanno raggiunto livelli estremi e spinto i consumi elettrici a toccare nuovi record. La richiesta massiccia di aria condizionata ha portato la rete gestita da Terna a registrare un picco dei consumi elettrici pari a 58,67 GW. Questo livello non è mai stato raggiunto quest’anno e si avvicina al massimo storico registrato nel luglio 2015, quando i consumi toccarono quota 60,5 GW.

Quanto costa tenere accesa l’aria condizionata in una casa? Un calcolo preciso non è possibile, esso dipende dall’età dell’apparecchio, dalla temperatura che si sceglie di avere in casa, da quante ore si tiene acceso l’impianto e dalla tenuta delle finestre. Un discorso molto generale può prevedere: un condizionatore impostato sui 26 °C, che consuma in media 1 kW, acceso 12 ore al giorno, potrebbe avere un costo in bolletta attorno ai 0,50 €/h (e qui dipende anche dal contratto con il fornitore). Arrotondando, si può dire che la spesa sarà all’interno di un range che va da 4 a 8 euro al giorno. E’ evidente che modificando uno dei parametri descritti sopra la spesa cambierà.

Ma non sono solo i consumi elettrici a subire l’impatto del caldo torrido; gli italiani hanno cambiato radicalmente le loro abitudini alimentari per far fronte alle temperature roventi. Gelati, bibite rinfrescanti, acqua e prodotti freschi come frutta e verdura hanno dominato le tavole, portando inevitabilmente ad aumenti di prezzi in alcuni settori. Gli insaccati e alcuni tipi di carne sono stati lasciati da parte, mentre i consumi di frutta e verdura hanno visto un aumento del 20% negli ultimi giorni. Anche i gelati e i ghiaccioli hanno goduto di una crescita del 15% rispetto al mese scorso, mentre le vendite di acqua in bottiglia hanno subito un balzo del 25%.

Questi cambiamenti nelle abitudini alimentari sono stati definiti “consumi meteopatici” da Legacoop. Il caldo intenso spinge le persone a preferire prodotti freschi e piatti che richiedono poco o nessun tempo di cottura, come i piatti pronti, anche se più costosi. Gregorio De Felice, capo economista di Intesa Sanpaolo, mette in guardia sull’inevitabile impatto dell’ondata di calore sull’economia. L’aumento della domanda di energia elettrica per via dei condizionatori, unito alle difficoltà nel settore agricolo a causa della siccità, potrebbe comportare prezzi più alti per i prodotti agricoli come verdura e frutta.

Il Codacons ha calcolato gli aumenti dei prezzi dei prodotti alimentari e i numeri sono preoccupanti. La verdura fresca ha subito un incremento medio del 17,8%, con punte del 22% per i cavoli. Anche la frutta fresca ha visto un aumento medio dell’8,3%, raggiungendo picchi del 16% per le arance e del 15,2% per i frutti a bacca come uva, kiwi, more e mirtilli. I gelati hanno subito un rincaro del 18,9% su base annua, mentre una birra costa in media il 13,2% in più (+15,8% per quelle non alcoliche). Le bevande gassate hanno visto un aumento del 19,5%, i succhi di frutta del 15,8%, e sono aumentati anche gli aperitivi alcolici (+10%) e l’acqua minerale (+11,9%).

Le spese per i pasti a base di alcuni alimenti tipici dell’estate, come l’insalata di riso o il pesce surgelato, sono notevolmente aumentate. Il prezzo del riso è salito del 32% su base annua, i pomodori costano il 12,8% in più, e le radici, bulbi, funghi e altri vegetali hanno subito aumenti del 23,6%. Le patate sono rincarate addirittura del 26,9%, mentre il pesce surgelato ha visto un aumento del 12% e i frutti di mare surgelati dell’8,3%.

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3 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Tranquilli, ci pensa il Comune di Venezia ad aiutare i cittadini in difficoltà economiche, basta rivolgersi a coesione sociale, vi chiederanno una miriade di documenti per avere diritto, vogliono sapere tutto fino alla settima generazione, se hai un unghia incarnita, poi ma con calma, dopo mesi, quando farà più fresco di diranno se si o se no. Non vi resta che chiedere di pagare il fresco a rate al distributore. Shylock the first

  2. è vero quello che dici, bastano due gradi in meno e ti toglie l’umidità che respiri.
    Però in una giornata come ieri ventilatori e ventole non fanno niente, scusa se te lo dico, perchè ti mandano addosso aria calda e appiccicosa…

  3. Qualcuno dovrebbe impostare la temperatura del climatizzatore al massimo a 5 gradi in meno della temperatura esterna invece di trasformare la casa o il negozio in un igloo ….. io ho in casa dei ventilatori a soffitto e mi trovo benissimo , consumano poco , fanno fresco e soprattutto non sparano aria bollente in strada attraverso gli split …..
    Diamoci tutti una regolata e chi di dovere controlli chi specula …

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