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Juventus fermata dalla Lazio che reclama però un rigore per un mani di Bonucci

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Juventus fermata dalla Lazio che reclama rigore per mani di Bonucci buffon espulso

La Juventus ha molte qualità, e questo è noto a tutti, ma forse la più fondamentale è il carattere di ferro. Riteniamo che poche squadre sarebbero state capaci di uscire indenni da questa notte ghiacciata, con un portiere come Gigi Buffon espulso e in svantaggio di un gol con 65 minuti da giocare contro una Lazio carica di entusiasmo e rinvigorita dalla cura Reja.

Juventus che avrebbe meritato di perdere, che rischia fortemente di perdere, come dimostrano i due pali che scuotono la porta di Storari, subentrato a Gigi. Ma, come un pugile che sa incassare, non va giù, sta in piedi, e prova a ribattere i colpi dell’avversario più agile come può.

IL record di vittorie si è fermato. Lazio – Juventus ha dimostrato molte cose: che ci sono periodi come questi, dove si ferma a 12 il record di vittorie consecutive, che si può essere eliminati dalla Roma in Coppa Italia, che si fa fatica a trovare un pareggio contro la Lazio, ma anche che sa soffrire, sa battersi, che lo spirito di gruppo è intatto.
Quello che si incontra possono essere anche piccoli incidenti di percorso: l’Inter, la Fiorentina e ora la Lazio sono stati gli unici a strappare punti a Madama quest’anno.

Juventus che gioca priva di Chiellini, squalificato, e di Pirlo, a riposo in vista dell’Inter, più vivace in campo, ma che tradisce un certo deficit di concentrazione contro la Lazio.
Bianconeri stanno in campo bene, triangolando, convinti sulla basa dell’esperienza che arrivi il momento giusto, il momento del ko. Invece la Lazio che sta molto sulle sue, cerca di concedere poco e di ripartire all’occorrenza.

E proprio da una leggerezza per ritenuta manifesta superiorità viene l’improvviso pericolo: retropassaggio di Barzagli e una volta il tedesco arriva in ritardo, la seconda no. La difesa bianconera risulta imbambolata sul lancio di Konko che taglia per Klose davanti a Buffon. Netto l’anticipo dell’attaccante della Lazio. A questo punto delle due l’una: o lasciarlo andare o stenderlo. Buffon sceglie la seconda. Massa decide di espellerlo e Candreva trasforma il calcio di rigore.

La Juventus deve rimontare, e non è facile in dieci. Ci riesce segnando un grandissimo gol con Llorente che, dopo un quarto d’ora del secondo tempo, va ad addomesticare di testa con una torsione pazzesca un cross di Lichtsteiner innescato da Tevez.

Poi è una partita a flipper: su un calcio di punizione di Ledesma, Storari compie una paratona deviando sulla traversa una testata da tre metri di Klose. Appena lungo un invito di Llorente per Vidal. Keita, appena entrato, centra il palo, Llorente viene stoppato al momento del tiro decisivo.

La Juventus è fermata dalla Lazio alla fine, che però reclama per un rigore per un mani di Bonucci.

Roberto Dal Maschio

[26/01/2014]

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