NOTIZIE DAL MONDO | Per colpa della 'nube' da mercoledì quasi nessuno si avventura all’aperto senza mascherina su naso e bocca: tutti spaventati dal Psi, «Pollutant Standard Index», la scala con cui si misura l’inquinamento dell’aria.
Singapore si trova attanagliata da una gigantesca cappa che è diventato pericoloso respirare. Oltre al naturale inquinamento si è aggiunta l'opera dell'uomo sommando il danno. Singapore è avvolta da un’enorme nuvola di fumo e cenere che viene dalle foreste della vicina Sumatra, la regione indonesianadove i piantatori di palme da olio, per fare prima a ripulire la boscaglia, appiccano il fuoco.
E' una pratica che si ripete ogni anno, anche se è vietato, solo che le condizioni meteo e l'inquinamento hanno reso la situazione irrespirabile. Ci sono centinaia di roghi fuori controllo e il fumo spinto dal vento ha completamente oscurato il cielo sopra Singapore. È una macchia tanto grande
che si vede nelle immagini satellitari, come se fosse un’orrenda perturbazione.
L’indice di inquinamento di Singapore ieri si è fermato a 106, che significa «malsano», ma mercoledì era 290, giovedì 310, venerdì 371, sabato 401.
A 200 gli esperti dicono che è «molto nocivo», sopra 300 uscire da casa e respirare senza protezione diventa «un azzardo».
A 400, stare esposti per 24 ore al pulviscolo che ti entra nei polmoni «è un rischio mortale per anziani e malati».
Redazione
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[25/06/2013]