Infermiera aggredita e ferita da un paziente nel Veneziano. L’odioso fatto è avvenuto in un ambulatorio di Mira oggi.
Protagonista violento un uomo di circa 70 anni che sarebbe entrato trafelato in ambulatorio chiedendo di misurargli la pressione in modo urgente.
L’uomo era però arrivato fuori dall’orario di ricevimento del suo medico di base e quindi inizialmente era stato fermato.
Ciò nonostante, nelle stanze si trovava un’infermiera che stava lavorando a computer, e sentendo l’esigenza urgente si è offerta di aiutare l’anziano. Visto il tono delle richieste del paziente ha dunque deciso di farlo entrare e di occuparsi personalmente di lui preparandosi per misusargli la pressione.
La donna però, all’interno, “ha chiesto al paziente di indossare la mascherina”, spiegano dallo studio. L’invito è caduto nel vuoto e quando l’infermiera glielo ha ripetuto per la seconda volta l’uomo è andato su tutte le furie e le ha tirato un pugno.
L’operatrice sanitaria è riuscita a schivarne la violenza per buona parte, rimanendo però pur sempre colpita.
A quel punto, sentendo le urla dell’infermiera oggetto di violenza, sono intervenute altre persone, entrando nella stanza, che hanno fisicamente bloccato l’uomo portandolo fuori.
Dopo l’aggressione la donna si è recata al pronto soccorso. Il referto parla di 5 giorni di prognosi, ma forse quello che fa più male è la totale mancanza di rispetto per gli operatori sanitari che si verifica ormai troppo spesso.
“Il problema della violenza nei confronti degli operatori sanitari è in pericoloso aumento ed è assolutamente inaccettabile. Nel caso della collega che operava medicina di gruppo integrata di Mira, inoltre, l’aggressione è ancora più grave vista la condizione della professionista: incinta da diversi mesi”. La presidente provinciale di OPI (Ordine delle professioni infermieristiche) Venezia, Marina Bottacin, esprime così la sua vicinanza alla collega aggredita ieri e ai suoi familiari.
Pazzesco !!! Un augurio di pronta guarigione all’infermiera ….