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Incidente con il barchino dopo il Redentore: ragazzo muore a Venezia

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Incidente con il barchino dopo il Redentore: ragazzo muore a Venezia dopo l’urto dell’imbarcazione contro una briccola.
L’incidente è avvenuto questa notte al termine dei fuochi del Redentore a Venezia.
A bordo del barchino due ragazze e il giovane che stava alla guida.

Improvvisamente, per motivi che dovranno essere confermati, il barchino ha urtato una briccola. L’urto è stato considerevole, al punto che il giovane è stato sbalzato in acqua e non è più risalito.

Dato immediatamente l’allarme, subito sul posto sono arrivati i sommozzatori dei vigili del fuoco che, dopo alcune ricerche, purtroppo, hanno ripescato il corpo senza vita.
La causa del decesso sarebbe da ricondurre verosimilmente ad annegamento.

L’incidente del Redentore 2023 a Venezia

Prese in cura le due ragazze, illese per quanto riguarda l’incidente, ma in stato di choc.
L’incidente mortale è avvenuto nel canale tra San Giorgio e San Servolo.

In pochi attimi, data anche la vicinanza, si sono portati sul posto i mezzi di soccorso tra cui la motobarca di Marittima, due autopompe lagunari una moto d’acqua dei vigili del fuoco e i sommozzatori che erano di servizio alla manifestazione, iniziando immediatamente le ricerche di superficie e sotto acqua.

Dopo una breve perlustrazione subacquea, però, i sommozzatori hanno scorto sul fondo il corpo privo di vita del giovane. Il decesso è stato accertato dai sanitari del Suem.

L’incidente di Venezia di questa notte, in cui è morto un giovane per la collisione del barchino su cui viaggiava contro una briccola

Sul posto anche l’imbarcazione della polizia locale per ricostruire la dinamica del sinistro.

Le inziali della vittima sono R.N., aveva 28 anni.
In merito all’incidente il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha dichiarato: “Voglio esprimere il cordoglio della Città di Venezia e mio personale per la scomparsa del giovane 28enne di Cavallino-Treporti in un tragico incidente nautico, le cui cause sono ancora al vaglio degli inquirenti. Ci stringiamo tutti alla sua famiglia e agli affetti più cari. Purtroppo è un’altra giovane vita spezzata all’improvviso. In sua memoria, come Comune, abbiamo deciso che prima delle Regate del Redentore, che si svolgeranno nel pomeriggio nel canale della Giudecca, osserveremo un minuto di silenzio”

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9 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Condoglianze alla famiglia.
    Purtroppo ieri era anche una notte nera di luna nuova e le briccole diventano invisibili.
    Sembra impossibile che nel 2023 non si riesca a mettere una luce sui pali almeno nelle zone più di traffico.

  2. Allora, vorrei dire qualcosa riguardo ieri sera, mentre si svolgeva la magnifica serata in bacino, dietro alla Giudecca c’era il caos, barche di ogni genere che sfrecciavano in tutte le direzioni, barchini provenienti dalla terraferma che andavano anche in contromano dove non si può andare, barche di ogni dimensione condotte da persone incapci.
    Il tutto è iniziato già dal pomeriggio, all’ora della disgrazia poi era buoi pesto, si perchè dovete sapere che non c’è illuminazione dietro alla Giudecca, c’è il buio oltre la siepe, quando la festa è terminata tutti avevano fretta di allontanarsi il più velocemente dalla zona, e c’erano anche due grandi Yacht sicuramente dalla terraferma che correvano come dannati, alzavano onde alte due metri, e nessuno poteva intervenire per fermarli, forse la causa va ricercata proprio in questa direzione, sembrava di essere sul mar dei sargassi, da tante onde c’erano, e non erano i lancioni gran turismo.
    Escludo categoricamente che il ragazzo andasse a forte velocità, o che non sapesse portare la barca, in quanto so che lavorava proprio nei trasporti di persone, un ragazzo attento e rispettoso delle regole della navigazione.
    Forse sarà il caso di chiedersi come mai si lasci un tratto di laguna al buio, non è il primo incidente mortale in quel tratto di canale, forse l’assessore ai trasporti dovrebbe interessarsi di più a Venezia e meno alle piste ciclabili, a poco il Sindaco di chiedere un minuto di silenzio prima della regata del Redentore, doveva chiedere più controlli da parte di chi dovrebbe vigilare. Shylock the first

    • È vero appena finiti i fuochi ogni anno parte una gara tutti scalmanati per andare chissà dove provocando moto ondoso e situazioni di pericolo….
      Gli anni che andavo con la mia barca con gli amici con altre barche finiti i fuochi attendevamo 30/40 minuti per andare via in tranquillità….

      • Non stiamo a rinvagare il passato che non serve a nessuno, oggi i tempi sono cambiati, dobbiamo cambiare anche noi. Servono persone capaci che conoscano il territorio, non vogliamo più essere governati da campagnoli che nulla sanno e nulla conoscono della nostra città. Shylock the first

  3. Tanto dolore, e tanta rabbia, dovete vietare l’uso dei barchini a chi non ha la patente, a tutti i costi. La colpa è degli amministratori del c***o. Shylock the first

    • È il ministero dei trasporti che decide i cavalli del motore che si può guidare senza patente….. Al tempo in cui la feci io dicevano che avrebbero messo la patente anche ai motori di 15 hp ….rimasero a 40 hp che alla fine poi in pratica sono 60/70 hp con i motori di adesso…..Ai tempi che furono c’era una norma che vietava le cilindrate sopra ai 25hp perché Venezia era porto petrolifero ….poi sparita…
      Oltretutto, non so se sia ancora così, in laguna avevano competenza ben 7 enti e ogniuno con le proprie regole ….

  4. I cacciapesca hanno il fondo carenato e quando vanno in planata alzano la punta e chi guida non vede la strada, per questo si siedono sul bordo del barchino, basta poco per essere scaraventati in acqua. La prudenza non è mai troppa. Condoglianze alla famiglia. Anni fa’ fu la morte di un ragazzino per una crisi d’asma, era in mezzo alla folla di barche e fu difficile trovare una via di fuga. Non mi sembra si sia provveduto ad un ordine di stazionamento delle barche in bacino. Potrebbe ripetersi un’emergenza.

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