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Il Dracula di Sergio Rubini sorprende: la paura che squarcia il buio

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Dracula al Teatro Nuovo di Verona, di e con Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio

Dracula di Bram Stoker è probabilmente una delle opere letterarie con il maggior numero di trasposizioni cinematografiche, televisive e non solo.
Non ultima la serie prodotta per Netflix da Mark Gatiss e Steven Moffat (già artefici di Sherlock con Benedict Cumberbatch), un abominio audiovisivo.

Sembrava impossibile quindi, creare ancora qualcosa che potesse incutere interesse nello spettatore. A riuscirci il regista Sergio Rubini che sta portando in scena un’opera degna dell’autore originale.

A Verona, presso il Teatro Nuovo si è svolta sabato 1 Febbraio l’ultima rappresentazione nella città di Romeo e Giulietta.

Ciò che sorprende nel lavoro di Rubini, affiancato nella scrittura da Carla Cavalluzzi, è la regia fatta di rumori e luci (o meglio, assenza di luci), che immergono lo spettatore in uno spettacolo che è un viaggio nell’inconscio del protagonista.

Un Jonathan Harker interpretato magistralmente da Luigi Lo Cascio, in grado di rendere il viaggio verso l’incubo del giovane avvocato una esperienza traumatizzante.

L’orrore vissuto da Harker, non si limita alla visita al castello del Conte, deborda e finisce per inghiottire tutta la sua esistenza, una contaminazione totale della vita. La stessa moglie Mina, sarà vittima dell’influenza maligna del Vampiro.

Un malessere che la consumerà, conducendola quasi alla morte. L’unica salvezza per entrambi, sarà il professor Abrham Van Helsing (Sergio Rubini), esperto della creatura di Transilvania.

La forza dello spettacolo è l’essere riusciti, con la scrittura di Rubini e l’interpretazione di Lo Cascio, di rendere “reale” il terrore. Una delle versioni che ha maggiormente compreso la forza psicologica del personaggio di Stoker.

Si tratta di teatro ma l’atmosfera sonora e scenografica, coinvolge totalmente la platea, con il buio che sovrasta la luce.
Dove il silenzio, precede l’arrivo della bestia che azzanna ed uccide.

Tutto perfetto, tranne una piccola caduta di stile, una servetta della famiglia Harker interpretata con accento veneto. Una visione antica e un po’ macchiettistica che riporta al cinema in bianco e nero.

Lo spettacolo sarà in turné per la penisola per tutto febbraio.
Le prossime date saranno Bologna (07/02) e Imola (11(02). In veneto, il 20/02 a Rovigo, il 21/02 a Portogruaro e il 22/02 a Cittadella.

Per gli amanti di Dracula e dell’horror in generale, una rappresentazione da non perdere ma anche per i sostenitori del teatro in generale.

Dracula di Rubini, vale anche solo per le interpretazione dei protagonisti ma non deluderà neppure per regia e scenografia.

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