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Ragazzo derubato obbligato a prelevare e spogliato del giubbotto. Incredibile a Mestre

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Una serata normale che nulla avrebbe fatto prevedere interrotta da un’aggressione per strada. Non se la aspettava di certo il giovane che verrà lasciato, alla fine, in forte stato di shock. Il ventenne, nella notte tra giovedì e venerdì, rientrava a casa poco prima delle due di notte. Era praticamente arrivato al suo indirizzo, a Marghera, quando è stato avvicinato da un nordafricano.

Lo straniero ha offerto al ragazzo droga in vendita, ma il giovane ha rifiutato non essendo mai stato un assuntore. Lo spacciatore non se ne è andato, però, come sarebbe stato presumibile. Si è anzi avvicinato di più afferrandolo e dicendogli che aveva in coltello in tasca e che non lo avrebbe usato solo se tirava fuori tutto dalle tasche consegnandolo al rapinatore.

Il giovane ha obbedito all’aggressore consegnando quello che aveva ma dalle tasche è spuntato anche un bancomat. Il delinquente l’ha visto, quindi gli è venuta l’incredibile idea di un prelievo. A quel punto, sempre sotto la minaccia di usare il coltello che aveva con sé, ha così ordinato al giovane di andare con lui allo sportello di Poste italiane di via del Lavoratore per fare un prelievo e consegnargli il denaro.

E così è andata. Per lunghissimi minuti la vittima sotto ricatto ha assecondato il rapinatore, ma dopo il prelievo con il bancomat di 300 euro, lo straniero in un delirio di impunità è rimasto lì ed ha ordinato: “E adesso spogliati, levati il giubbotto”. Ha così preteso che gli venisse consegnato il capo di marca per poi finalmente allontanarsi attraverso parco Emmer. Il ragazzo, molto scosso per l’esperienza, ha chiamato il 113 e fornito una descrizione dell’aggressore ai poliziotti arrivati sul posto mentre veniva riaccompagnato a casa.

Ora informazioni utili per l’individuazione del delinquente potrebbero arrivare dall’esame dei filmati delle telecamere, nella speranza che la vittima possa dimenticare il più in fretta possibile questa terribile esperienza. Purtroppo, questo episodio non è un caso isolato. Proprio a Mestre migliaia di persone hanno appena manifestato contro la diffusa presenza di spacciatori e delinquenza.

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La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. E dovrebbe essere un paese civile questo? Un paese dove non si è assolutamente sicuri di camminare per strada che ti rapinano? Un paese dove non sai se torni a casa o vai al negozio sperando che qualcuno non te li abbia svaligiati ? È ora di finirla ….altro che coraggio bisogna prendere e metterli in galera !!!

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