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Galliani attacca Conte e Agnelli

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Oltre al calcio giocato, durante Milan – Juventus 1-1 si e' visto un po' di tutto. Tutto il campionario becero pronto a scatenarsi al primo torto e dirigenti, rappresentanti legali della squadra, litigare come in una rissa da bar. Tutti i media hanno parlato della scena di Galliani che attacca Conte e Agnelli.
Ci sono stati insulti e sputi in tribuna d'onore, una furibonda gazzarra al momento del fischio finale con Ambrosini e Chiellini portati via di peso, ma soprattutto un feroce “scambio di vedute su posizioni divergenti” proprio tra Conte e Galliani. Del coinvolgimento attivo alla rissa verbale di Andrea Agnelli non vi sono prove certe ma pare quasi sicuro che abbia partecipato anch'egli. Certo invece, come vittima, il ruolo dell'arbitro Tagliavento, oggetto di furiose accuse.

Accade tutto alla fine del primo tempo. Il fuori programma di Milan – Juventus inizia con Galliani che si apposta in cima al sottopassaggio che dal terreno di gioco riporta le squadre negli spogliatoi per l'intervallo. Galliani, appena questi gli capita a tiro, aggredisce verbalmente l'arbitro: «Di un metro era dentro! Di un metro! Hai capito?». Per poi rivolgersi con la stessa furia verso Conte: «Lamentarsi paga vero? Poi continuate a lamentarvi?»
Conte sistema il “rivale” con una “bomba verbale”: «Ma tu senti da che pulpito, proprio qui che è una mafia!».

Ovvio che lo scontro tra Galliani e Conte qualche strascico lo crea. Mentre i giornalisti sorridono per un'altra battuta di Galliani – non da tutti colta – sui capelli trapiantati di Conte, il tecnico bianconero conferma: «Quando salgo dal sottopassaggio non mi aspetto di trovare gente che mi insulta. Però a volte capita».
Allegri usa il sarcasmo: «ll gol non dato? Non posso parlare senza il permesso di Marotta… può darsi pero' che abbiano sbagliato a tracciare il campo e che la linea fosse più grossa del normale. È stato un danno enorme per noi, perché sul 2-0 la partita sarebbe stata diversa. Questo dimostra che si farebbe meglio a stare zitti e lasciare lavorare gli arbitri con serenita'…».

Mentre ai piu' ritorna alla mente il fallo “simbolo” di un certo stato di cose, quello di Iuliano su Ronaldo nel 1998 in Inter – Juventus che nel prosieguo dell'azione ha dato un rigore alla Juventus, Buffon ammette con sincerita' di non sapere se la palla fosse entrata, e che se cosi' fosse, altrettanto sinceramente, ammette che non avrebbe aiutato l'arbitro.
A questo punto ecco gli strali di Allegri che sembrano una maledizione: «La giustizia divina ti punisce in questi casi…».

[26/02/2012]

paolo p.
[redazione@lavocedivenezia.it][/i]

lamenti mafia san siro

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