Di alcuni autori ho una passione particolare. Se mi leggete da tempo su queste pagine sapete che non mi perdo mai nessuna uscita di Sophie Kinsella o Jo Nesbo per citarne due. Ma ci sono anche autori che ritrovo saltuariamente, tra questi c’è Joe R. Lansdale che mi ha fatto innamorare della sua trilogia del Drive In che trovo di un’intelligenza sottile e bellissima. Non mi ero mai però presa il tempo di leggere un libro dei suoi detective Hap e Leonard, così ho preso l’occasione di fare la loro conoscenza con Elefante a sorpresa edito da Einaudi.
Dopo anni trascorsi a combattere il crimine insieme, qualcosa tra Hap e Leonard è cambiato: Hap, fresco di nozze con Brett, è ora un uomo di famiglia e il peso delle violenze commesse in passato, anche se a fine di giustizia, si sta facendo insostenibile. Ma quando, durante una delle peggiori inondazioni della storia dell’East-Texas, i due soccorrono per caso una donna inseguita da un manipolo di delinquenti, l’antica sete di avventura sembra riaccendersi. La ragazza, in stato di shock, è sopravvissuta a un’esecuzione mafiosa e il boss e i suoi sgherri continuano a cercarla per impedirle di testimoniare contro di loro. Tra strade allagate, torrenti in piena e inseguimenti spericolati, Hap e Leonard dovranno mettere in salvo la ragazza e sbarazzarsi dei suoi nemici prima che i nemici catturino loro.
Di certo non mi aspettavo quello che mi sono trovata davanti agli occhi. Abituata a polizieschi che vivono, molto spesso, di introduzioni e di introspezioni, trovarmi catapultata nel vivo dell’azione dopo una riga e non uscirne più fino all’ultima, mi ha totalmente travolta e in senso positivo.
Non c’è un momento, non c’è una pagina dove puoi startene tranquillo. Lansdale non è uno che ama i giri di parole, lui va dritto al punto e ti trascina nelle sue ambientazioni tanto da fartele sentire addosso. Il tornado e la pioggia sono co-protagonisti di questa storia e tu ti senti bagnato fradicio, vorresti coprirti, tirare su il cappuccio, aprire un ombrello e vorresti guardarti alle spalle. Perché come Hap e Leonard ti senti gente alle calcagna, senti gli spari frusciarti vicino all’orecchio.
Lansdale riesce, infatti, a fare dei suoi libri un’esperienza sensoriale che, grazie alla sua prosa semplice ed immediata è in grado di conquistare una buona fetta di lettori molto eterogenei tra di loro. Se dovessi paragonare Elefante a sorpresa ad un film, penserei subito a quelli che riempiono le sale, fracassoni con protagonisti Bruce Willis o Jason Statham, ma che fanno il loro lavoro: far staccare la testa ed intrattenere, con il rumore che sovrasta i pensieri.
Un libro come questo, ogni tanto, è davvero un tocca sana per liberarsi delle preoccupazioni, dei guai che ci affollano la testa e lasciarsi trasportare in un’avventura mozzafiato.
Sara Prian