Lorenzo Miazzi, referente per il Veneto dell’Associazione Nazionale Magistrati, non usa giri di parole: “Rappresentanti istituzionali non dovrebbero dare giudizi sull’attività di altri organi, come quello giudiziario, senza avere la completa conoscenza dei fatti”.
Miazzi risponde così al vescovo di Chioggia, mons. Adriano Tessarollo, che dalle pagine del settimanale Nuova Scintilla aveva “attaccato” il giudice Beatrice Bergamasco, commentando la condanna inflitta al tabaccaio padovano Franco Birolo. Come si ricorderà, il tabaccaio aveva sparato nel 2012, uccidendolo, a un rapinatore che stava dando l’assalto al suo negozio.
Il vescovo, rivolgendosi al giudice, aveva detto: “mi permetta un’ironia, signora giudice: quello che non era riuscito forse a rubare il ladro da vivo, glielo ha dato il giudice, completando il furto alla famiglia, un bel vitalizio ottenuto per i suoi familiari, con l’incidente accadutogli nel suo ‘lavoro di ladro’!”.
Lorenzo Miazzi ha ritenuto quella del mons Tessarollo: “una ingerenza molto significativa” e dalle pagine del Corriere del Veneto critica “la pesantezza dei toni usati nel suo intervento: sono dichiarazioni inopportune”, sottolineando che il vescovo Tessarollo ha commentato la sentenza “prima ancora di conoscerne il merito”. “Accusare senza neppure sapere come si sono svolti i fatti realmente – rileva – va oltre il diritto di cronaca, si rischia di sfociare nella diffamazione o perfino nella calunnia”.
Il giudice aggiunge: “ad ogni modo spetterà eventualmente a un giudice terzo stabilire se in quello scritto si configurino dei reati, tenendo però conto che il significato delle parole utilizzate è ancora più forte, visto l’alto ruolo rivestito da chi ne è l’autore”.
Il giudice Bergamasco, riferisce il rappresentante dell’Anm, “si è presa del tempo per decidere cosa fare. Se deciderà di procedere con una denuncia nei confronti del vescovo – conclude Miazzi – noi saremo al suo fianco”.
Monica Manin
11/2/2016
(cod vescovochi)
Il vescovo Adriano ha redarguito i potenti per difendere i deboli!