Per combattere la microcriminalità scende in campo anche la Polizia Municipale con la pistola. Da febbraio oltre ottanta vigili urbani del Comune di Venezia saranno infatti armati. Mestre, Marghera, Chirignago, Zelarino, Favaro e Campalto, sono questi i comuni in cui la Polizia locale, avrà in dotazione delle pistole, aggiungendosi agli altri 130 vigili che a Mestre e a Venezia già circolano con esse.
I corsi di addestramento sono già iniziati e gli agenti sembrano a loro agio, gli unici a non essere d’accordo sembrano essere i sindacati, che nella seduta della commissione consiliare che si occupa di polizia municipale, tenutasi ieri, si sono dimostrati contrari alla proposta.
Nicola Gallo della Cgil ha affermato: “C’è da chiedersi se l’utilizzo di un arma per i vigili dei servizi territoriali, quelli che prestano servizio di giorno, spesso davanti alle scuole, sia opportuno o meno per garantire la sicurezza, compresa quella dei vigili. Noi abbiamo qualche dubbio e per questo abbiamo chiesto ai consiglieri comunali, nell’audizione di oggi, di chiedere un confronto con il sindaco.”
I sindacati, durante l’incontro, hanno anche chiesto la disponibilità di un deposito per poter deporre l’arma al termine del proprio turno e, sebbene alcune proposte delle organizzazioni dei lavoratori, potranno essere revisionate ed eventualmente applicate, il direttore generale del Comune, Marco Agostini ha sottolineato l’importanza dell’introduzione delle armi, soprattutto per coloro che pattuglieranno le città durante le ore notturne.
Tra i consiglieri i favorevoli sono stati Simone Venturini (Udc), tra i contrari Beppe Caccia (In Comune), mentre Saverio Centenaro del Pdl ha deciso di rimandare la decisione, perché prima vuol essere ben informato circa la funzione di questi nuovi “vigili armati”.
Alice Bianco
[10/12/13]
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