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Zaia: «Da 11 giorni in Veneto curve delle terapie intensive più piatte»

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Sono poco più di 2.100 i positivi di martedì 12 gennaio, in Veneto. I ricoveri in area non critica sono 3028 e 391 quelli in terapia intensiva. Meno 10, ad oggi le rianimazioni. Il presidente della Regione raccomanda cautela ma, «da 11 giorni in Veneto le curve sono più piatte. Attenzione – dice – Domani potremmo avere una situazione diversa». Oggi ci sono 97 letti di terapia intensiva liberi.

Intanto la regione procede a somministrare i vaccini anti Covid. È stato utilizzato oltre il 96% delle dosi disponibili. C’è il via libera per i vaccini Moderna e si attende a breve il via libera all’AstraZeneca. Un milione e 330 mila vaccini in due mesi sono stati effettuati in regione. Le regioni in generale, in base ai dati nazionali, stanno crescendo con i positivi al Covid. «Può essere che per noi ci sia un calo – ha detto Zaia -. Può essere che ci sia un’inversione di tendenza repentina. Quando si parla di tasso di ospedalizzazione, siamo la sesta regione d’Italia».

Le attività produttive

«Liberi tutti? Abbiamo un problema di natura etica e morale, in primo luogo – ha commentato Zaia – , che riguarda la tutela di più fragili. Secondo, non c’è una sanità al mondo che non vada allo schianto davanti a una situazione incontrollata. Se va in tilt l’ospedale i cinque milioni di veneti rischiano di non trovare un posto se hanno bisogno, oltre un certo limite ogni sistema va in crash. Ho sempre difeso il diritto all’impresa e all’occupazione, ho chiesto di provvedere ad altri ristori e comprendo fino in fondo la rabbia di molti che vorrebbero aprire bar e ristoranti».

L’incidenza

La regione ha preparato una tabella sull’incidenza dei contagi, con un grafico per dimostrare che il parametro non è utilizzabile, come era stato ipotizzato, finché i tamponi fra regioni non saranno comparabili (contagi su centomila abitanti).

Tamponi

L’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin ribadisce che rispetto ai 250 mila tamponi forniti alle Ulss, quelli del commissario Domenico Arcuri, 171 mila tamponi al 31 dicembre sono stati fatti. Il 14% ha dato esito positivo e l’85,5% ha dato esito negativo. Sono state emessi 122 mila provvedimenti contumaciali (isolamento o quarantena). «Un’attività intensa, che rende conto del piano di sanità pubblica». Sono stati previsti in finanziaria 70 milioni per la diagnostica a livello nazionale, di cui l’8% a livello regionale. Rispetto alle 1440 farmacie in Veneto, hanno aderito alla campagna tamponi 200 farmacie, per la somministrazione degli stessi. Devono trovare il personale sanitario e gli spazi (costo 26 euro l’uno). All’11 gennaio sono 4023 i tamponi effettuati in farmacia, di cui 268 positivi. Parte in contemporanea la segnalazione al Sisp (Servizio igiene e sanità pubblica) in caso di positività.

 

 

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