Andrea Crisanti, virologo, ritorna sulle recenti polemiche.
La polemica con Zaia è “a senso unico. Io l’ ho ignorata fino all’ultimo, ma quando vengono dette delle bugie a fini politici, con sprezzo di tutte le sofferenze e dei morti, devo rispondere”.
Crisanti, professore di Microbiologia a Padova, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano spiega la sua posizione. Zaia “dice che in Veneto fin da gennaio c’era già un piano sui tamponi redatto da una funzionaria regionale – spiega – allora mi devono spiegare come mai l’ 11 febbraio il direttore della Sanità regionale mi ha minacciato di danno erariale perché cercavo di intercettare gli asintomatici che venivano in Italia”.
Le riaperture in Italia per Crisanti “sono state fatte senza analisi di rischio”. Bisognava “cercare di capire esattamente quanti sono i casi reali”. Invece “siamo in mano a guanti, mascherine e bel tempo”.
Aprire le frontiere è “una follia. Senza nessun approccio per tracciare, controllare queste persone, verificare se sono infette rischiamo di mandare all’ aria tutto il lavoro fatto finora”.
Per quanto riguarda i bambini “si possono infettare” ma sono “molto più resistenti degli adulti. Se noi permettiamo di andare allo stadio non ha senso non mandare i bambini a scuola”.
…evviva l’eccellenza della sanità Veneta, che arriva a minacciare illustri professori che non assecondano campagne elettorali…!
Suggerirei di rivolgersi al Ministro della Salute, al Presidente del Consiglio e alla Magistratura.
Peggio di così…, eppure qualcuno definisce certi esponenti politici apicali del Veneto i più graditi dagli italiani, e si è creato persino un gruppo di “fans” (le tose)…: ma ce li hanno gli occhi per vedere cosa succede?
Immagino quanto saranno graditi pure dai parenti dei deceduti nelle RSU causa Covid 19… assieme a quelli deceduti in Lombardia, altra “eccellenza” targata Lega…
Prof. Fabio Mozzatto
Venezia