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Il Covid ci porta via il mago dei jukebox, eccellenza trevigiana

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Claudio Tosato era un mago dei jukebox, soprattutto. Un genio della meccanica applicata alla sua grande passione: le scatole della musica a moneta degli anni 50, 60 e 70. Un artista apprezzato in tutto il mondo.
Le sue capacità lo avevano portato a diventare il “restauratore dei vip” ma comunque uno dei massimi esperti in Europa.
Il Covid ci ha portato via anche la sua arte, ha fermato i dischi di Claudio Tosato.
Il suo ultimo messaggio dedicato al papà Mario, porta la data dell’11 dicembre. Si conferma quindi la tragica e dolorosa regola dei 20 giorni per taluni, inspiegabili, casi di contagio.
Claudio Tosato aveva 62 anni, era di Castelfranco, e il papà Mario, ex campione ciclistico, gli aveva trasmesso la passione dei jukebox che l’ha portato negli anni a diventare il restauratore di fiducia di molti nomi noti tra gli appassionati dei juke box.
Come Caterina Caselli,

che l’aveva chiamato a Sanremo per affidargli un Ami Continental 1; Marta Marzotto, Renzo Rosso, patron della Diesel, per riattivare un Ami I e un Wurlitzer 1015.
E poi Red Ronnie, per un Goliath, uno degli apparecchi più rari e grandi al mondo fabbricato in 600 pezzi.
Tosato era uno dei quattro restauratori di questi apparecchi rimasti in Europa.
Uno di essi Claudio lo aveva collocato anche nella sala ricreativa dei Padri Agostiniani, in Vaticano, mentre altri fanno tuttora suonare ancora i 45 giri d’epoca in mezza Europa.
Le abilità di Claudio – il mago trevigiano dei juke box – era nota nel mondo:

a lui si erano rivolti negli anni Edoardo Bennato, per un Ami J, detto Giubileo, l’ex calciatore della Juve Paolo Sousa per un Ami Continental, che portava con se’ in ogni trasferimento di carriera; anche Alessandro Del Piero, aveva bussato alla porta di casa di Tosato per un Wurlitzer a cd.
Alle fiere e alle altre manifestazioni espositive di settore il suo stand era sempre tra i più visitati.
Tosato dedicava giorni interi alla sua passione passandoli chiuso nel magazzino, in un festoso gioco di rimbalzi sonori, finché la macchina tornava a fare quello che chiedeva lui.

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