Nuove sconcertanti rivelazioni emergono dai verbali dell’indagine per lo scandalo Mose.
“Costa è succube di Mazzacurati, al Porto l’ha messo Mazzacurati” dice Piergiorgio Baita, spiegando ai pm quale fosse il potere dell’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova nei confronti dell’autorità portuale.
Il contesto si inserisce in un quadro di turbativa d’asta per una gara bandita dal porto di Venezia, vicenda che nel luglio 2013 aveva portato agli arresti di Mazzacurati.
Dai verbali agli atti dell’inchiesta, Baita dice di poter testimoniare che “quando si è trattato di fare la nomina di Costa presidente dell’autorità portuale Mazzacurati si è molto adoperato per superare l’ostilità dell’assessore Chisso, che non voleva Costa, ma Michele Gambato (presidente di una controllata della Regione, ‘Sistemi Territoriali’ ndr)”.
“E’ stato Mazzacurati – prosegue Baita – a fare da mediatore con Galan, perchè Galan mediasse su Matteoli e Matteoli desse l’indicazione di Costa, indicato nella terna del centronistra”.
Paolo Costa è stato sindaco di centrosinistra di Venezia dal 2000 al 2005. Ora è alla guida del Porto di Venezia dal 2008.
Redazione
[11/06/2014]
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