Una nuova cosmetica ambientale convertirà il convento delle Suore Elisabettine di via Sandro Gallo al Lido, in albergo. L’imprenditore lidense proprietario sarebbe infatti intenzionato a trasformare l’istituto religioso in un hotel signorile progettato dall’architetto Danilo Turato.
Il convento in un primo momento sembrava destinato alla nascita di un poliambulatorio medico e l’iniziativa risultava molto gradita ai lidensi, ma evidentemente questo progetto ha lasciato il posto ad un’altra filosofia di tipo turistico residenziale.
Una tendenza sempre più pressante, che questa volta costringe le suore a chiudere i battenti, anche e soprattutto spinte dalla crisi delle vocazioni religiose.
Il Lido di Venezia ha già perso il convento delle Canossiane a Malamocco, trasformato nell’Hotel Ca’ Alberti, e ancora si ricorda l’emigrazione delle suore di Santa Maria Bambina, che hanno assistito alla trasformazione del loro Asilo, in albergo.
La tendenza sembra irreversibile, e riguarda il destino di conventi o ex spazi curiali che potrebbero a loro volta essere destinati a residenze alberghiere, aggiungendosi a quelli già esistenti e modificando così il volto di una città che dentro la sua storia ha sempre accolto e valorizzato gli istituti religiosi.
Le suore si interrogano sulla perdita delle vocazioni che di anno in anno diminuiscono, ma anche la città qualche domanda la pone. Non potrebbero “quei luoghi” essere utilizzati diversamente, considerata la complessità della domanda sociale in termini di bisogni, accoglienza e residenza? Il disagio abitativo, persone senza casa, senza fissa dimora, associazioni alla ricerca disperata di spazi per aiutare le persone in difficoltà, giovani alla ricerca di luoghi dove poter inventare e realizzare un lavoro…
Non potrebbero essere anche “altro” le destinazioni dei conventi abbandonati?
Redazione
07/04/2016
(cod suoreli)