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Condannato a morte ma l’esecuzione non riesce, ora l’Alabama ci riprova con l’Azoto: proteste

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La Corte Suprema americana ha rifiutato di bloccare l’esecuzione di Kenneth Smith nell’Alabama. Si tratta di un fatto che segnerà la prima volta negli Stati Uniti e nel mondo un “primato” in cui un condannato a morte verrà giustiziato mediante l’uso di azoto. Kenneth Smith è noto per essere sopravvissuto a un precedente tentativo di esecuzione tramite iniezione letale, fallito nel 2022.

La decisione della Corte ha ignorato le argomentazioni avanzate dagli avvocati di Smith, i quali sostengono che un secondo tentativo di esecuzione costituirebbe una violazione delle protezioni contro punizioni crudeli e inusuali sancite dall’ottavo emendamento della Costituzione. Nonostante i numerosi appelli presentati per fermare la pena capitale, la governatrice repubblicana Kay Ivey ha fissato l’inizio del periodo di 36 ore durante il quale l’esecuzione dovrà avvenire.

Il metodo scelto, l’ipossia da azoto, è oggetto di aspre critiche da parte di diversi esperti che lo considerano equivalente a una forma di tortura. Anche l’Alto commissario Onu per i diritti umani, Volker Turk, ha esortato la governatrice a sospendere questa pratica, definendola “orribile” e incompatibile con i valori del 21º secolo.

Kenneth Smith, condannato per l’omicidio di Elizabeth Sennett nel 1988, è nel braccio della morte da 34 anni. Il suo caso ha suscitato particolare attenzione a causa della controversa decisione della giuria, che votò 11-1 per l’ergastolo, ma fu sovvertita dal giudice che inflisse la pena capitale.

Il primo tentativo di esecuzione oltre un anno fa si trasformò in una vera tortura, quando l’iniezione letale non riuscì a essere effettuata correttamente. Il primo tentativo con l’iniezione letale andò male in quanto i medici trafissero al detenuto mani e braccia per più di un’ora con la siringa ma non riuscirono mai a trovare la vena, sospendendo l’esecuzione per il rischio di non riuscire a rispettare i tempi previsti. Ora l’Alabama ci riprova con un metodo alternativo mai sperimentato prima: l’ipossia da azoto.

Nonostante una leggera maggioranza a favore della pena di morte, con l’81% dei repubblicani e il 32% dei democratici favorevoli, il numero delle esecuzioni negli Stati Uniti è notevolmente diminuito rispetto al picco del 1999. L’attuale presidente Joe Biden, contrario alla pena di morte, si è però anche recentemente trovato nella posizione di dover chiedere l’esecuzione di un suprematista bianco responsabile dell’uccisione di 10 afroamericani in un supermercato di Buffalo, nel New York. La sua decisione ha sollevato nuovi interrogativi sulla coerenza della politica federale riguardo alla pena capitale.

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  1. Non si può uccidere un essere umano dopo 34 anni.
    Il caso di Kenneth Smith ha suscitato molta attenzione. Smith è stato condannato per l’omicidio di Elizabeth Sennett nel 19881234. La giuria aveva votato 11-1 per l’ergastolo, ma la decisione è stata sovvertita dal giudice che ha inflitto la pena capitale134. Smith è nel braccio della morte da 34 anni134. sperimentato prima134. Questa pratica è stata definita “orribile” e incompatibile con i valori del 21º secolo dal commissario Onu per i diritti umani, Volker Turk15. Ha esortato la governatrice a sospendere questa pratica15.

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