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Categorie economiche all’M9 contro la crisi. Brugnaro: «Non seppelliamoci in casa». I dati

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All’incontro promosso da Confcommercio c’erano tutte le categorie economiche, all’M9 di Mestre, lunedì, con le parti sociali e il sindaco Luigi Brugnaro. La crisi, le chiusure e la paura di un nuovo lockdown attanagliano attività e lavoro come e forse peggio della paura del Covid, in questo momento. Il nuovo Dpcm, annunciato dal governo, non c’è ancora, ma si teme per eventuali altre misure restrittive, dopo le chiusure alle 18 per ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie e pasticcerie con il decreto del 25 ottobre scorso. Quello che ha fatto scattare proteste e scontri in Italia, mobilitazioni e presidi anche a Venezia. I pubblici esercenti hanno voluto chiedere la sospensione immediata delle imposte, che prevedono i prossimi versamenti a novembre per molte partite Iva, e aiuti concreti alle attività produttive. A fianco a Confcommercio metropolitana, e al presidente Massimo Zanon, gli Industriali di Vincenzo Marinese, il presidente della Coldiretti, Andrea Colla, Confesercenti con Cristina Giussani, Confartigianato con Siro Martin e il vicepresidente della Cna piccole e medie imprese, Massimo Doglioni.

«Oggi ci si gioca il futuro di questo Paese: siamo sempre disponibili a collaborare, per superare questa crisi, ma da Roma, il governo deve starci ad ascoltare», dicono. È forte e chiaro il messaggio che Luigi Brugnaro, in qualità di primo cittadino di Venezia, ma anche di sindaco della Città metropolitana, ha lanciato sulle prospettive dell’economia locale, alle prese con la difficile situazione della pandemia. Presenti anche altri sindaci dei Comuni della Città Metropolitana, e i sindacati di categoria, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, che hanno sottolineato come, in un momento così delicato, serva una unità di intenti e condivisione di obiettivi tra forze sindacali, produttive e politiche.

«Diciamo un forte no – ha commentato Brugnaro – a manifestazioni di violenza o di non rispetto nei confronti dei provvedimenti presi dal governo, e un sì alla protesta garbata, al dissenso, e soprattutto, alle controproposte. Servono provvedimenti efficaci, a cominciare da quelli sanitari: a tutt’oggi, ad esempio, non esistono norme chiare su come debba essere curata una persona in quarantena, che ha contratto il virus al momento in forma lieve. Basta anche col partito del “no” – continua Brugnaro –  che in questi anni ha allontanato tanti possibili investitori dalla laguna».

Il primo cittadino ha parlato anche di trasporto pubblico e dei fondi destinati dal governo alle Regioni: «Non erano per il potenziamento delle linee, ma per ripianare i debiti creati dalla mancanza di bigliettazione nella stagione scorsa, che a Venezia, senza turismo, è un fatto che ha avuto un impatto pesantissimo sul bilancio. Basta con le bugie. I soldi sono stanziati ma non sono arrivati», ha ribadito in questa occasione. Occorre coraggio e ottimismo – ha concluso Brugnaro – Per curarci ci sono medicine, ospedali, medici di base: dobbiamo rispettare tutte le precauzioni necessarie per evitare il diffondersi dell’epidemia, ma allo stesso tempo non seppellirci in casa».

 

Antonella Gasparini

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