IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

venerdì 26 Aprile 2024
11.9 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGECalcioCambiasso da l'addio all'Inter, ma che brutto venirlo a sapere da altri
Questa notizia si trova quiCalcioCambiasso da l'addio all'Inter, ma che brutto venirlo a sapere da altri

Cambiasso da l’addio all’Inter, ma che brutto venirlo a sapere da altri

pubblicità

Cambiasso da l'addio all'Inter

Domani sera, salvo colpi di scena, Cambiasso da l’addio all’Inter. Che brutto venirlo a sapere da altri, però.

Esteban Cambiasso chiuderà la sua carriera in nerazzurro, dove aveva esordito in campionato l’11 settembre 2004 a Verona e contro lo stesso avversario di dieci anni fa: il Chievo (2-2).

Ci può stare che l’Inter rinunci a un giocatore di 34 anni che ha dato tutto alla causa, senza mai risparmiarsi, ma quello che sconcerta è il silenzio assoluto dei vertici della società con il giocatore, che si trascina da mesi.

Il presidente Thohir non ha mai affrontato la questione con il diretto interessato, non è mai stata avanzata una proposta di rinnovo del contratto che è in scadenza e nessuno gli ha detto che avrebbe fatto bene a cercarsi un’altra squadra.

Cambiasso da l’addio all’Inter ma avrebbe meritato un po’ di chiarezza, quella che invece, in questi mesi, è sempre mancata. Anche sabato scorso, alla fine dell’ultima partita a San Siro, quando Zanetti lo ha voluto accanto a sé, insieme con Milito e Samuel (e Castellazzi), nessuno gli si è avvicinato.

L’Inter sta diventando un’azienda, non è più una famiglia, una passione con quel clima di amicizia che ha sempre voluto il presidente Moratti. Ed ora siamo all’ultima cena: ieri sera Zanetti, Samuel, Cambiasso e Milito, «il clan dell’asado» (come hanno firmato l’invito i diretti interessati, in risposta a tutte le malignità di questi mesi), hanno invitato gli amici a San Siro per quella che è diventata la cena d’addio.

Cambiasso non ha avuto bisogno che fuori tempo massimo la società gli comunicasse di cercarsi un’altra squadra (non in Italia, perché, come lui stesso ha spiegato, non riuscirebbe a giocare contro l’Inter, dove ha vinto 15 trofei). L’ha capito da solo e non sarà un dramma. Però l’amarezza è tanta: l’uomo che con i suoi gol ha trasformato il triplete in realtà chiude la sua storia interista e nessuno parla con lui.

Roberto Dal Maschio

[17/05/2014]

Riproduzione vietata

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img